"Ottobre 1943 fra le colline molisane da Termoli al Trigno"

TAVENNA. Entriamo nel clima delle celebrazioni degli 80 anni della presenza degli Alleati nel basso Molise.
Dopo l’annuncio dell’evento che è in calendario per lunedì 2 ottobre, prima iniziativa ieri a Tavenna, dove nel pomeriggio è avvenuto l'incontro presso la Mediateca Comunale dal titolo "Ottobre 1943 fra le colline molisane da Termoli al Trigno", in occasione anche “Dell’ottantesimo anniversario della Liberazione”.
L'incontro, che ha visto la presenza di un numeroso pubblico, è iniziato con i saluti del sindaco Paolo Cirulli, poi la parola è passata alla consigliera comunale Franca Ricci e ai vari ospiti relatori, Fabrizio Nocera vicepresidente Anpi Molise e docente Unimol, Sergio Sorella preside Proteo-Fare sapere Abruzzo-Molise, Nicolino del Torto, studioso di storia di Guglionesi; il professore Luigi Pizzuto storico e poeta, il ricercatore Giovanni Artese, Florindo Lalla, della Pro Loco Fresagrandinaria e Maria Saveria Borrelli presidente Anpi Lanciano.
L’8 settembre 1943, data che nella illusione collettiva degli italiani, consapevoli per la prima volta, sul loro territorio e dal loro cielo dell'orrore della guerra, avrebbe dovuto sancire, attraverso l'armistizio, firmato a Cassibile, frazione di Siracusa il 3 settembre, l’uscita per il nostro paese dalla Seconda Guerra mondiale, segnò al contrario l'inizio di una nuova e più drammatica fase del conflitto.
L'Italia sarà divisa in due tragiche parti contrapposte: da un lato il regno del Sud fedele alla Monarchia, al governo Badoglio e sostenuto dagli Alleati. Dall'altro la Repubblica Sociale Italiana, fondata da Mussolini su ordine e appoggio della Germania nazista il cui esercito già occupava il centro e Nord dell'Italia.
L'esercito italiano fu drammaticamente abbandonato a sé stesso dopo l'annuncio dato alla radio da Badoglio, senza una linea di comando, semplicemente allo sbaraglio come la popolazione meridionale, anche molisana e abruzzese, che già in settembre fu schiacciata violentemente fra i due eserciti contrapposti.
Fu tutto quell'orrore e patimenti a far scrivere ai nostri Padri Costituenti l'articolo 11 della Costituzione in cui L'Italia ripudia la guerra, tuttavia in mezzo alla catastrofe nacque, grazie ai molteplici atti di Resistenza, spontanei od organizzati, una grande occasione di riscatto e rinascita per l'Italia che si schierò dalla parte della democrazia, contro il nazifascismo.
Si è parlato nell’incontro tanto di storia, quella non solo degli eserciti ma anche quella dei piccoli paesi, molisani e abruzzesi, che furono stritolati dalla morsa dei due eserciti contrapposti.