Bibliocabina anche a Larino, prende piede l'istanza dal territorio
LARINO. Dopo Termoli, anche da Larino si pensa a salvare qualche cabina telefonica.
Domani, lunedì 25 settembre, dovrebbero essere dismesse le ultime cabine telefoniche pubbliche presenti in città, ma anche nel resto dei Comuni molisani, saranno dismesse. Ovvero la Telecom procederà alla loro rimozione e al ripristino dei luoghi. Ed ecco allora, in realtà l’idea va avanti ormai da qualche tempo del buon Giuseppe Silvano, responsabile della sezione combattenti e reduci di Larino, ma soprattutto un appassionato di tutto quanto è legato alla storia della città frentana, comprese anche le sue cabine telefoniche.
L’abbiamo incontrato, nelle scorse ore, proprio davanti ad una delle ultime cabine ancora presenti in città, quella di viale Giulio Cesare a due passi da quella che una volta era la sede della caserma della Guardia di Finanza. Ebbene, Giuseppe ci riferisce di come già da qualche settimana ha lanciato questa iniziativa parlandone anche con l’assessore alla cultura, Iolanda Giusti. «L’idea è semplice – ci ha detto – vorrei trovare il modo per trasformare questa cabina in un luogo di cultura sul modello delle già esistenti casette di libri che sono presenti a Larino, cosi come lo sono in tante città italiane ed europee. Una ex cabina telefonica che conservando il fascino vintage della sua costruzione rappresentasse una sorta di biglietto culturale da visita per la città dove ognuno potrebbe contribuire a renderlo il più accogliente e fornito possibile. I ragazzi di oggi, certo, non conoscono nemmeno l’importanza di questa tecnologia che per noi di una generazione passata al contrario ha rappresentato tanto.
I gettoni, telefonici per anni hanno accompagnato le nostre vite in telefonate di emozioni, in amicizie passate ad aspettare l’altro che finisse la sua telefonata o semplicemente come luogo di ritrovo per fare degli scherzi. Nel tempo poi la tecnologia, l’avvento di Internet hanno reso sempre meno attuale l’uso dei telefoni pubblici ed oggi, come chiaramente scritto su questo avviso, anche questa cabina andrà definitivamente in pensione. Per questo ribadisco la mia idea, trasformiamola in una biblioteca all’aperto dove la gente possa consultare dei libri che ognuno di noi potrà collocare in ‘cabina’ o portarli a casa per poi ricollocarli. In Italia, questo modo di procedere sta prendendo piede sempre di più e credo si possa realizzare anche nella nostra Larino».