"Red Tails. Da Tuskegee a Ramitelli"
CAMPOMARINO. Ospiti d'eccezione, momenti di elevato spessore culturale e un pubblico molto numeroso, che ha letteralmente invaso Palazzo Norante, hanno caratterizzato la presentazione del libro "Red Tails. Da Tuskegee a Ramitelli", di Marco Altobello.
La splendida cornice della biblioteca "Kodra" ha fatto da scenario ad un evento di rilevanza notevole, per una serata che ha rappresentato un’occasione significativa, dedicata alla presentazione di un testo che abbraccia temi importanti e che costituisce la prima importante ricerca scientifica su una storia a lungo dimenticata. Una storia, quella dei Tuskegee Airmen e delle basi di aviazione molisane, che al tempo stesso ha un respiro internazionale e una capacità di proiettare le vicende del territorio in ambito mondiale. Presenti le cariche istituzionali locali, il sindaco di Campomarino Piero Donato Silvestri e un'ampia delegazione di docenti, ricercatori, dottorandi e studenti dell'Università degli Studi del Molise. Ad aprire la presentazione, una serie di letture della professoressa Rosanna Fanzo, presentatrice della serata, e dello staff della biblioteca. Nell'intervento introduttivo, l'editore Carlo Mazzanti ha sottolineato l'importanza del testo pubblicato e il percorso che la casa editrice Mazzanti Libri ha affrontato con l'autore per una pubblicazione basata sull'innovativo sistema "Meta Liber" che consente di accedere tramite QR Code a contenuti multimediali e all'audiolibro letto dall'autore.
Di notevole interesse è stata la Lectio Magistralis del professor Matteo Luigi Napolitano, ospite di prestigio, che ha accompagnato il pubblico in uno straordinario viaggio nella storia dei Red Tails. Un contributo che si collega all’intervento del professor Fabrizio Nocera, protagonista di un excursus sulla Seconda guerra mondiale in Molise. Il presidente dell'ordine dei Giornalisti Vincenzo Cimino ha espresso soddisfazione per la riuscita della presentazione, patrocinata dall'ordine: «Siamo sempre vicini ai nostri iscritti - ha spiegato Cimino - il fatto che un giornalista e storico come Marco Altobello sia protagonista di una ricerca e di una pubblicazione così importante, rappresenta motivo di orgoglio per tutta la categoria. L'ordine non poteva far mancare il suo appoggio e la sua presenza oggi».