Verso la notte di San Silvestro: nel mondo dei Bufù

Identità e territorio sab 30 dicembre 2023
Cultura e Società di La Redazione
3min

CASACALENDA. Vacanze natalizie. Il tempo passa quasi inesorabilmente con la tentazione da parte di tante eccellenze, enogastronomiche di ogni genere 3le tipiche della tradizione natalizia del Bel Paese, le quali tutte concorrono ad allietare una chiacchierata in famiglia o ad accompagnare una sobria tombolata tra amici e parenti...Mentre nel piccolo e incantato Molise, dove per queste occasioni, quest'anno, alcuni bravi giovani molisani, hanno fatto addirittura ricorso all'intelligenza artificiale, e questa puntualmente ha offerto il suo partecipe contributo quasi come d'incanto dando vita ad un fiabesco racconto pubblicitario che vede partecipe tutti i comuni del Molise, un bel regalo di Natale, compreso il mio Casacalenda, con il suo immancabile Bufu'. Uno strumento semplice, della tradizione, costituito da una botte in legno (che ancora sa di quel " ribbolir di tini" di carducciania memoria), pelle o tela (anni recenti), corda, canna di legno, un secchio con l'acqua e soprattutto un bravo musicista del Bufu' che probabilmente solo a Casacalenda oggi è facile trovare. Il mio Presepe di Pace si è organizzato per salutare l'anno vecchio e a suon di musica del Bufu', un suono antico, ancestrale, unico nel suo genere, attende semplicemente un cantico dei cantici. Il Bufu' ti rapisce, e la sua musica, vuole scacciare la cattiva sorte e augurare gioia e prosperità per il nuovo anno.

Un rito quasi doveroso e comunque irrinunciabile per quella che è sempre stata la comunità contadina casacalendese che fin dall' antichità ha sempre fatti i conti con la sorte, le avversità e i capricci del tempo. A Casacalenda, In questi giorni le squadre dei Bufu' si stanno organizzando, indiscrezioni dicono che forse quest'anno saranno ad esibirsi addirittura cinque squadre, un concertone assicurato. Le prove rigorosamente eseguite in cantine, quasi in segreto, per non fare svanire la sorpresa. Squadre di ogni età si addestrano nell'esecuzione dei brani che poi eseguiranno finalmente in pubblico solo una volta in tutto l'anno, nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio fino a ora di pranzo. Oserei dire questo è veramente un appuntamento da non perdere. Nelle giornate che precedono l'evento, già dal 10 di dicembre, secondo il rituale, è facile ascoltare le note che si liberano nell'aria mentre le canne al vento (senza alcun riferimento al celebre romanzo di Grazia Deledda ma vuole essere solo una descrizione il più dettagliata possibile) scivolano tra le sapienti mani dei musicisti, il suono ti vibra dentro, ti stupisce, rimbomba nei cuori dei passanti, si diffonde dalle cantine ai vicoli, nelle piazze come nelle case questa melodia naturale, un suono onomatopeico, viscerale a cui ogni casacalendese, figlio, o discendente tale, è intimamente legato già dai primi vagiti. Nel mio Presepe di Pace, anche se solo idealmente, questa musica di pace viene offerta al Nostro Bambino Gesù infatti è stata allestita in una piccola grotta una squadra di bufu' ancora intenta a fare le prove. Una musica che è strettamente, legata al nostro territorio, che in alcune canzoni lo ha addirittura reso identitario e dove la comunità Casacalendese, per il tramite dei propri amministratori, ha realizzato un Museo Multimediale del Bufu', situato proprio nel Municipio di Casacalenda. Un motivo in più per scoprire un gioiello del Molise il 31 dicembre la 'NOTTE DEI BUFU' e come da programma e tradizione ci sarà il Saluto della Sindaka la dottoressa Sabrina Lallitto che aprirà questa kermesse unica che continuerà anche il giorno successivo, il giorno di Capodanno, il 1° Gennaio 2024, ininterrottamente, la magia della musica aleggerà ancora con i Bufu' in piazza.

Casacalenda nel mio mondo immaginario è paragonabile sicuramente al "Paese del Balocchi", luogo dove ho trascorso praticamente tutta la mia fanciullezza e adolescenza, ma chi la descrive sapientemente, lo fa in una famosa canzone del repertorio musicale locale ed è il Maestro Silvio Di Lalla in "Songhe de Casechelenne", una ode musicale che rappresenta bene l'orgoglio della appartenenza al proprio territorio, al proprio paese, la geografia dei luoghi, la toponomastica, l'amore e la passione per Casacalenda. Con questa melodia, il rito che si ripete fin dalla notte dell'antichità, che ci si prepara ad accogliere l'Anno Nuovo 2024 ed io spero davanti al mio Presepe di Pace che sia veramente un anno di Pace per il Mondo intero, cessino le tante guerre che ogni giorno sono causa di tanto orrore. W il Bufu' e che porti la Pace.

Giuseppe Alabastro

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