Musica e parole colme d'emozione: il "Conto al cuore" di Sergio e Samuel Marchetta
PORTOCANNONE. Per la terza volta il cantastorie Sergio Marchetta è tornato a Portocannone, con un ospite d'eccezione, suo figlio Samuel.
Mercoledì 3 gennaio, durante la rassegna "Dialoghi d'autore", è stato presentato "Conto al cuore": spettacolo di pensieri e canzoni al pianoforte.
Sergio Marchetta è un’artista poliedrico e ancora una volta si è esibito presso la sala del Consiglio del Caffè Letterario. Portocannone ha già apprezzato la sua grande presenza scenica, grande voce anche nella recitazione.
«I nostri complimenti a Samuel, prima di tutto, per l’immagine da lui creata per la locandina e che tutti hanno pensato invece fosse tratta da un cartoon- ha dichiarato l’assessore alla cultura Valentina Flocco- La serata si è aperta con gli auguri per il nuovo anno, che sia un anno ricco di bellezza e di cultura, nella convinzione che la ricerca del Bello come valore, inteso un po’ alla maniera platonica, costituisca un’esigenza per l’uomo da coltivare tutti i giorni e che crea reti, anche oltre le relazioni sociali, consentendoci di tanto in tanto, di ritrovarci in occasioni come quelle di stasera. E Sergio non ha deluso le aspettative: con suo figlio Samuel, talentuoso musicista (tredicenne, ma non si direbbe!), con la sua recitazione coinvolgente e intensa, immediata e profonda, ci ha invitato a riflettere sui momenti ideali che costituiscono l’essenza della vita, e ripensandoci su, mi è tornata in mente una lettura, quella “Lettera a Meneceo” di Epicuro, a tratti tanto fraintesa, ma che costituisce un obiettivo cui tendere, o comunque da non dimenticare, immersi come siamo nella vita frenetica di tutti i giorni. Musica e parole dunque, la platea composta da nuovi e vecchi amici giunti anche da fuori paese per l’occasione, è stata coinvolta al punto che interveniva e accompagnava le canzoni. Insieme al Sindaco, Francesco Gallo, abbiamo poi consegnato a Sergio l’attestato di partecipazione del Concorso di Poesia “Sulle orme di Skanderbeg” cui il nostro amico ha partecipato con una trilogia inedita apprezzatissima, e non abbiamo potuto fare a meno di leggerne una: Madre.
Il pensiero di una madre
assomiglia al colore del cielo sereno,
avvolge di luce ma non acceca,
rischiara ma non sbiadisce.
Il pensiero di una madre
si posa sui passi di ogni giorno
come uno scialle che non invecchia mai,
si adagia sulle spalle senza chiedere nulla
e mentre stringe libera.
Il pensiero di una madre
è un fragore silenzioso,
è la forma più prepotentemente dolce
di sacrificio gratuito.
Beate voi madri,
beati noi figli.
La serata si è conclusa così, con un arrivederci e con l’augurio a Sergio di portare presto in scena i suoi spettacoli anche a teatro, noi li abbiamo trovati adattissimi!».