Buone pratiche molisane: la rigenerazione ambientale
MOLISE. “Ognuno è ciò che desidera essere. La differenza la facciamo noi stessi mettendoci volontà impegno e perseveranza. Dedicato a tutti i genitori che hanno insegnato ai propri figli ad amare la terra il lavoro e a rincorrere i sogni”.
L’Adn (Area Didattico Naturalistica) di Matrice scalo, in provincia di Campobasso, nasce agli inizi degli anni ’80 dall’impegno fattivo di tre laureati alla Cattolica di Milano: Rocco Cirino, Gabriella Cibra e Giorgio Alessandro Cirino per riqualificare un territorio marginale in un agro dove l’emigrazione e l’abbandono delle campagne ha provocato squilibri e degrado attraverso una serie di interventi di riforestazione e rigenerazione ambientale.
Dal seminativo si è scelto di passare al bosco con specie autoctone attraverso ripetute attività di impianto di nuova vegetazione, si sono raccolte inoltre le acque dell’area convogliandole in cisterne e pozzi di 30 m. di profondità e si è riattivato l’orto, la legnaia, la stalla, si sono avviati i lavori per fornire all’agro una biblioteca rurale e si sono realizzati laboratori, convegni, visite guidate e didattiche per le scolaresche. L’attenzione sul territorio ha permesso di riprendere a pieno la memoria del luogo e le sue radici ridando energie inaspettate e voglia di realizzare progetti di riqualificazione ancora più ampi.
Sono arrivati altresì riconoscimenti e premi che hanno portato nuove forze in campo. Nell’area sono stati riproposti in scala i Cammini Tratturali nel mentre arrivava il riconoscimento dell’Unesco alla Transumanza a Patrimonio Immateriale dell’Umanità. I numerosi convegni che puntualmente si svolgono nell’area hanno catalizzato portatori di interesse e rappresentanti delle Istituzioni, la visita dell’arcivescovo Giancarlo Bregantini massima autorità religiosa locale e le numerose pubblicazioni ivi presentate di scrittori e artisti di talento hanno creato un notevole fermento intellettuale generando dinamiche di rinnovamento. Tutta questa produzione per la rigenerazione territoriale si è potuta realizzare grazie ad un volontariato culturale che ha operato bene in questi ultimi 40 anni generando nel tempo benessere sociale e culturale, e producendo servizi ed opportunità.
Sono nati ad esempio alcuni laboratori:
La biblioteca degli alberi dedicato dedicata a Teresa Barbiero;
le generazioni dedicato a Mario Luzzi;
tempi e la nascita di questo territorio dedicato al paleontologo Giovanni Pallini;
tratturi e civiltà della Transumanza dedicato alle famiglie Colantuono di Frosolone e Picanza di San Giuliano di Puglia;
Ammodernamento delle infrastrutture e corruzione dedicato a Gabriella Cibra;
La scuola all’aperto (continuazione del Progetto Scopri) dedicato alla preside Agata Antonelli;
officina dello scrittore dedicata a Roberto Colella, Ella Grimaldi, Maria Carrabba e Rossella De Magistris.
La Costituzione italiana ci vuole uguali in qualsiasi angolo del Belpaese ci si trovi. Nella realtà lo sviluppo economico con la rivoluzione industriale ha privilegiato alcuni territori italiani penalizzando altri. L’economia ha promosso quello che conveniva ad alcuni non quello che era necessario, il Sud e i territori interni, il cosiddetto osso sono stati quelli che più di tutti hanno perso opportunità, servizi e mano d’opera giovanile. Oggi si vive la necessità di porre rimedi a questo percorso inesorabile, di tutelare tradizioni e lavorazioni artigianali, di promuovere il senso civico e di coinvolgere per far crescere il territorio attraverso una progettualità che sia volano di sviluppo.
L’Adn ha operato in questi anni per diffondere buone pratiche in campo ambientale camminando sui binari della sostenibilità credendo nel cambiamento dei luoghi che metta al centro il bene comune attraverso creatività e innovazione.