Nel giorno dei funerali, il ricordo del professor Michele Colabella
BONEFRO. Personalità eclettica. Storico, autore di opere teatrali, studioso di linguistica, Michele Colabella si è spento lontano dalla sua terra di origine, Bonefro, che ha amato fino alla fine. Una vita intera dedicata alla ricerca storica, al teatro, al cinema, allo studio, per dare vita ad un ampio ventaglio di pubblicazioni di alto profilo culturale. Nasce a Bonefro nel 1941. Dopo aver studiato a Campobasso si trasferisce a Milano per insegnare. Qui approfondisce svariate tematiche nel campo della comunicazione sociale. Si specializza in teatro e cinema. Dal 1975 in poi mette in scena i suoi progetti teatrali. Il mondo contadino sale in cattedra con i suoi usi, le sue tradizioni, la sua lingua e i suoi costumi. Scrive il testo di tre mascherate. Traduce in dialetto bonefrano "Le Nuvole" di Aristofane. Le rappresenta brillantemente nel teatro all'aria aperta di Bonefro. Tra le attrici in erba c'è Maria Di Biase, oggi nota come attrice e protagonista di simpaticissime performance sulla scena nazionale. Cresce la sua produzione teatrale tra la Brianza e Milano. Arrivano i riconoscimenti per "Abbaiare alla luna", "Missa pro Camilo", "La pelle degli angeli".
Per la rivista "Spettacoli d'oggi" è critico teatrale. Appare come attore nel 1972 nel film "Un normale giorno di violenza". Partecipa con dialoghi in dialetto nella serie televisiva "La lingua degli italiani" di Eco e Tullio De Mauro, regia di Piero Nelli. Dà voce con una preziosa ricerca alla controstoria nazionale. Mettendo in primo piano personaggi del Rinascimento, gli umili, la povera gente, i partiti, i sindacati agli albori del '900 e i responsabili della Grande guerra. Quattro monografie vengono pubblicate dall'Editrice Morano. In contemporanea le sue pubblicazioni si rivolgono a Bonefro e in uno scenario più ampio: Molise e Regno di Napoli. Tantissimi i volumi pubblicati: "L' Università della Terra di Venifri" (1974), "Vita tradizionale di Bonefro" (1979), "Toponomastica e onomastica bonefrane" (1989), "Le famiglie e i detti popolari di Bonefro" (1983), "Mali e rimedi di una parlata molisana" (1990), "Gente foretana" (1989), "Dizionario illustrato bonefrano-italiano" (1993), "Binifero, una storia millenaria" (1999). Per conto dell'Istituto Studi Storici del Molise "Vincenzo Cuoco" pubblica una ricerca sul vescovo Tria. Gli viene assegnato il Premio Internazionale Piedicastello. Collabora a numerose riviste a carattere antropologico e linguistico.
A Michele Colabella si deve il Museo Etnografico nel convento di Santa Maria delle Grazie a Bonefro. Un fiore all'occhiello della cultura museale contadina. Tante opere e tanti prodotti culturali utili al territorio che non cancelleranno mai la sua memoria. "Con tristezza ho appreso la scomparsa del prof. Michele Colabella, dichiara il sindaco Nicola Montagano. Con le sue tantissime pubblicazioni ha fornito un inestimabile contributo alla ricerca storica, al dialetto, alle tradizioni, insomma alla conservazione di ogni aspetto della memoria di Bonefro". Questo è il contenuto del riconoscimento di benemerenza civica conferita a Michele Colabella nel 2017 come si vede dalle immagini. Una perdita di spessore culturale che ci rattrista, precisa l'assessore Carmen Lalli che con il Colabella ha messo in campo svariate iniziative. I funerali si svolgeranno mercoledì, 24 gennaio 2024, alle ore 15.00, nella chiesa di San Nicola. Nel luogo dove ci sono i ricordi e gli affetti più cari.
Luigi Pizzuto