Bullismo, cyber-bullismo e strumenti "pericolosi"
Larino Vincenzo Musacchio nella due giorni presso la scuola secondaria di primo grado dell’Omnicomprensivo di Larino.
LARINO. “Le famiglie e la scuola devono impegnarsi in simbiosi continua per provare a porre freno a questo aberrante fenomeno criminale”. Così ha esordito Vincenzo Musacchio alla domanda su come si possa affrontare il problema del bullismo e del cyber bullismo. Con la nuova legge approvata nel 2017 è stato previsto il coinvolgimento diretto delle scuole e dei docenti.
C’è oggi il cosiddetto “docente anti-bulli” che dovrà collaborare con le forze dell'ordine, con le associazioni e i centri di aggregazione giovanile presenti sul territorio. Coinvolti in prima persona i dirigenti scolastici, che dovranno informare subito le famiglie dei minori coinvolti e attuare le adeguate sanzioni educative. Vincenzo Musacchio, criminologo e docente universitario, da più di trent'anni è a contatto con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. A coinvolgerlo nuovamente per parlare ai ragazzi di questo problema sempre più diffuso è stato il prof. Fabrizio Pastorini, con il beneplacito della dirigente scolastica Emilia Sacco e della responsabile di plesso Rossella Di Maria.
“Ripeteremo l’esperienza già sperimentata un anno fa contro il bullismo e il cyber bullismo”. “Abbiamo avviato un progetto molto ambizioso, con gli alunni divisi in due gruppi di lavoro, si parlerà e ci si confronterà sui temi che spesso li coinvolgono, come autori e come vittime, in attività che costituiscono purtroppo veri e propri reati”. “È una goccia nel mare, ma abbiamo ritenuto, in accordo con il prof. Pastorini, che la precedente esperienza poteva e doveva essere replicata”. “Sono fermamente convinto che quello che accade di nascosto o fuori dalle mura scolastiche debba riguardare indirettamente anche la scuola”. “Lo scorso anno ci siamo trovati di fronte a situazioni molto complesse e inaspettate abbiamo provato ad entrare nel mondo dei più giovani, spiegando l'esistenza di questi problemi e provando ad aiutarli a superare il problema del chiudersi in sé stessi”.
“Bisogna sempre chiedere aiuto e denunciare senza paura”. “Nessuno può chiamarsi fuori da questi problemi, le famiglie non possono permettersi di chiudere gli occhi”. “Sarebbe bello che a questa due giorni con gli studenti seguisse una due giorni con i genitori”. “Come dico sempre ai ragazzi la scuola forma lo studente ma anche il cittadino e in questo arduo compito però ognuno di noi deve fare la sua parte”. “La scuola non può essere lasciata sola”.