"C'è sempre tempo per rifiorire": applausi scroscianti per il libro di Martina Di Pardo
SANTA CROCE DI MAGLIANO. Tanti sorrisi e tanti applausi per Martina Di Pardo. Tanta gente ha riempito la navata della Chiesa Greca, sotto lo sguardo dei Santi, per seguire la presentazione del libro tascabile. Una graziosa pubblicazione che invita a rifiorire. E il tempo c'è, come dice il titolo, per rifiorire dalle esperienze più brutte che lasciano dentro un segno profondo. Sabato scorso si è sentito a più voci questo messaggio.
Se il cuore vuole tutto si può. Si può amare sempre, dall'alba al tramonto, dove c'è il buio, il sole e il dolore. Un'anteprima dunque interessante sulle tematiche tutte al femminile. All'insegna di tanta sensibilità, di cui la donna è portatrice. È una differenza senz'altro positiva. La sensibilità riesce a far amare di più. Con uno sguardo, un sorriso, una scelta di vita si può essere veramente felici. Regina Cosco, con la sua capacità descrittiva, con chiarezza ha sottoposto all'attenzione di tutti questi pensieri che investono la sfera dell'intimo. E quei sentimenti possessivi che spesso inaspriscono i rapporti tra uomo e donna. Paola Di Toro, scrittrice, criminologa, amante della poesia, ha ringraziato Martina Di Pardo per la sua freschezza espressiva.
E per aver rilanciato nei suoi versi il tema della sensibilità. Nei suoi versi il canto di Calliope è frutto di un sentire genuino. La metrica invece è essenziale. Immediata. Dalla lettura delle poesie prese in esame, "Tu", "Nubivago", "Verde", i pensieri enunciati ti abbracciano. Subito li senti tuoi. «Non c'è mai nero, afferma Paola Di Toro nella sua presentazione, mai qualcosa che parli di un'inclinazione al pessimismo, ad un compiacimento che lasci languire, la sua gioventù, nei giorni bui. Martina trova la forza nei suoi versi. Li vive. Il dolore provato assieme alla gioia si vive e si frantuma come le onde sugli scogli. Assume la consistenza leggera del vapore. Non annebbia. Forse avvolge e diventa pelle». Con i suoi pensieri bucolici Martina respira senza intoppi un'aria genuina.
Riempie così i vuoti dell'esistere. Nella lettura del suo monologo Martina ne accentua gli aspetti. «La sensibilità, dice, ha il potere di essere un dono. Ci fa sentire il senso profondo della vita. La sensibilità ci porta a saper distinguere il bene dal male. A prendere i rimedi. Le due forze convivono nell'umano. Sensibilità è capire quanto sia difficile combattere e ridurre il male. Quanto complicato sia fare il bene perché tutti siamo legati a noi stessi e poco agli altri. Sensibilità è la semplicità delle cose e delle persone. Sensibilità è essere malata di sogni. Sensibilità è il nostro tempo di rifiorire». Uno scatto in definitiva.
Un inno alla vita. Nell'aria, in chiesa, apertamente condivisa. Federica Buri, psicologa, operatrice del Centro Antiviolenza Befree Molise Termoli, approfondisce il tema della violenza sulle donne nei suoi aspetti e nelle sue sofferenze. I casi in Molise che devono far riflettere non mancano affatto. È importante pertanto conoscere i campanelli di allarme e le cause per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Per conto del Comune di Santa Croce la dottoressa Rea ha portato i saluti, ringraziando l'autrice per aver pubblicato un testo sicuramente interessante. Chiara Durante, presidente del Pro Loco Quattro Torri, promotrice dell'evento e a Giovanni Nerone, ha segnalato come sia necessario alla vita sociale la sensibilità. Ringraziando tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita dell'evento. Senza sensibilità non c'è impegno nella vita di comunità.
Di conseguenza agli altri si dà poco o niente. C'è dunque sempre tempo per rifiorire. Il libro è dedicato a nonna Teresina "con un bacio dal basso verso l'Alto". Una curiosità. La poetessa Mariangela Gualtieri, che nelle sue poesie coglie l'incanto della gioia di vivere, ha dedicato alla giovanissima autrice santacrocese dei magnifici versi tratti da "Senza polvere e senza peso". Rifiorire dunque si può. Sempre. Il cuore è la sede dei buoni sentimenti. Diffonde la gioia, la sensibilità e il bene per l'universo. A quanto pare non è facile abbattere i muri e le resistenze che ognuno porta dentro di sé. La poesia è una meraviglia dell'intimo. S'interroga per rimettere in piedi il cammino dell'etica. E i sentimenti più belli.
Luigi Pizzuto