Ecoforum 2024, premiati 21 comuni rifiuti free

riconoscimenti ven 22 marzo 2024
Cultura e Società di La Redazione
6min
Ecoforum 2024, premiati 21 comuni rifiuti free ©Termolionline.it
Ecoforum 2024, premiati 21 comuni rifiuti free ©Termolionline.it

LARINO. Si è conclusa la sesta edizione di Ecoforum Molise, l’evento promosso da Legambiente Molise che mette al centro del dibattito le politiche di riduzione dei rifiuti e di promozione dell’economia circolare coinvolgendo attori istituzionali e le aziende che operano in questo campo.  

L’iniziativa, tenutasi nel Palazzo Ducale di Larino, ha visto la partecipazione di istituzioni, imprese, consorzi e mondo dell’università e della ricerca. Il focus della giornata è stato la creazione di un distretto dell’economia circolare del basso Molise, zona a forte vocazione agricola e con enormi potenzialità di sviluppo in questo settore. «Fermo restando i vantaggi che possono scaturire per un territorio in termini ambientali per mezzo della riduzione della produzione di rifiuti, quali ad esempio la diminuzione del conferimento in discarica e dell’incenerimento – dichiara Maria Bonaventura Forleo, docente di economia dell’Università degli Studi del Molise – la nostra idea di distretto può portare con sé soprattutto vantaggi economici quali la creazione di nuovi posti di lavoro generati dall’economia circolare in diversi settori come la raccolta differenziata, il riciclo, la riparazione e la progettazione di prodotti ecosostenibili, lo sviluppo di nuove filiere produttive basate sul riutilizzo e sul riciclo dei materiali e la riduzione dei costi grazie al minor consumo di materie prime e di energia». La Commissione Europea, infatti, stima che l’economia circolare potrebbe creare fino a 700.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030, mentre a livello mondiale la Ellen MacArthur Foundation stima che l’economia circolare potrebbe creare fino a 60 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2050.

Sulla base dei dati 2022 forniti da ARPA Molise, sono stati premiati i 21 Comuni Ricicloni e Rifiuti Free, ovvero i Comuni che superano il 65% di raccolta differenziata (RD) e che hanno una produzione pro-capite abitante anno (kg/ab/a) del secco residuo minore o uguale a 75 kg/anno, in calo rispetto allo scorso anno quando sono stati premiati 27 Comuni virtuosi.

La raccolta differenziata si attesta al 58,6%, dato sostanzialmente stabile rispetto al 2021 ma ancora lontano da quanto stabilito nel d.lgs. 152/2006 che prevedeva il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata in tutti i Comuni italiani entro il 31 dicembre 2012. Positivo il dato di produzione totale di rifiuti urbani in Regione, che diminuisce rispetto all’anno precedente mentre la produzione pro capite di rifiuto inviato a smaltimento aumenta di 2,2 kg annui ad abitante attestandosi a 153,1 kg.

In entrambe le province oltre la metà dei Comuni non raggiunge ancora l’obiettivo del 65% di raccolta, con la provincia di Isernia che ha ancora i due terzi dei Comuni al di sotto di questa soglia (67,3% del totale). Per quanto riguarda la provincia di Campobasso il dato si ferma al 53,6% del totale.

Tra le 3 principali città molisane solo Termoli risulta avere una buona percentuale in termini di raccolta differenziata (69,1%) peggiorando però il dato rispetto allo scorso anno (-1,1%). Campobasso conferma il trend positivo, arrivando al 44,1% (+6,3%) dovuto alla partenza del servizio di raccolta domiciliare in diversi quartieri, tendenza che auspichiamo possa proseguire nei prossimi anni per raggiungere quanto prima gli obiettivi di legge. Al contrario Isernia conferma un andamento negativo, iniziato nel 2018 quando la raccolta si attestava al 57,3% per arrivare al 2022 al 47,9%. Venafro, l’unico altro Comune che supera i 10.000 abitanti, conferma il dato dello scorso anno (71,8%), riducendo ulteriormente il quantitativo di rifiuto indifferenziato prodotto da ciascun abitante arrivando a 90kg pro capite (-6,3kg).

In assoluto in Molise il Comune che raggiunge la più alta percentuale di raccolta è Montefalcone nel Sannio che supera il 90% in crescita di quasi 5 punti percentuali. Altri 5 Comuni superano la soglia dell’80% (Ferrazzano, San Martino in Pensilis, Acquaviva Collecroce, Matrice e San Felice del Molise), tutti in provincia di Campobasso.

Per quanto riguarda i Comuni Rifiuti Free, ottime le performance dei Comuni di Guardiaregia, Ferrazzano e Montefalcone nel Sannio sia per quanto riguarda la raccolta differenziata (tutte sopra il 75%) che per la produzione di rifiuto indifferenziato pro capite (tutte sotto i 30 kg per abitante).

Menzione speciale assegnata al Comune di Larino, per il percorso di sostenibilità intrapreso, e all’Associazione Culturale Larinella per il progetto “Banca della Carta”, raccontato all’interno del dossier. «Siamo molto soddisfatti della scelta di Legambiente di tenere questa sesta edizione dell’Ecoforum qui a Larino – sottolinea Angela Vitiello, Assessore all’Ambiente del Comune di Larino – Questa decisione sottolinea l’importante risultato raggiunto dal nostro Comune e dai Comuni del basso Molise sulla gestione dei rifiuti. Ringraziamo i relatori intervenuti al tavolo tecnico dove si sono avvicendate imprese e istituzioni al fine di creare rete e agevolare le amministrazioni locali in quello che è l’obiettivo di una strada da percorrere verso una transizione ecologica».

«Dal 2018 abbiamo raccontato l’evoluzione di questo settore in Molise – dichiara Andrea De Marco, Presidente di Legambiente Molise – ponendo l’accento più di una volta sulle mancanze che lo hanno caratterizzato, a partire dal piano regionale per la gestione dei rifiuti, strumento quanto mai necessario per garantire una corretta governance del settore e rispondere ai fabbisogni territoriali. Restiamo in attesa di un aggiornamento del Piano in quanto il suo periodo di riferimento è scaduto da ben quattro anni. Per questo non possiamo che accogliere positivamente la notizia ricevuta in questi giorni relativa all’avvio della procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) da parte della Regione Molise su tale documento. Abbiamo spesso denunciato la mancanza di programmazione che ha vanificato lo sviluppo di importanti opportunità nell’ambito dell’economia circolare – conclude De Marco – ma abbiamo anche raccontato il coraggio di imprenditori che hanno puntato molto su questo settore».

«L’unione dei Comuni del Basso Biferno, che mi onoro di rappresentare in qualità di Presidente, svolge da oltre un decennio un importante ruolo nel ciclo dei rifiuti nel territorio del basso Molise». Così il sindaco di Montecilfone e presidente dell'Unione dei comuni del basso Biferno, Giorgio Manes.

«L’Unione gestisce, in forma associata, dall’anno 2010, il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” dei rifiuti nei territori dei Comuni di Campomarino, Guglionesi, Larino, Montecilfone, Montenero di Bisaccia, Petacciato, Portocannone, San Giacomo degli Schiavoni ed Ururi, attraverso l'affidamento in appalto del servizio, il cui gestore attuale è la IMPREGICO di Taranto- continua Manes- I servizi svolti nei territori dei Comuni, oltre alla raccolta domiciliare della frazione secca non recuperabile e delle frazioni differenziate valorizzabili come carta e cartone, plastica, vetro ecc., sono la raccolta in modo differenziato di rifiuti pericolosi quali pile esaurite, medicinali scaduti, contenitori etichettati T e/o F prodotti da utenze domestiche, la raccolta domiciliare su chiamata dei rifiuti ingombranti, dei RAEE e degli scarti verdi prodotti da utenze domestiche oltre che la gestione dei centri di raccolta e tutti gli altri servizi previsti da un vero e proprio sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani.

Il sistema è a servizio di oltre 35.000 abitanti, con punte di 80.000 abitanti durante la stagione estive. Il servizio si presenta complesso per la diversità dei territori serviti, si pensi ai piccoli comuni collinari a cui si contrappongono i comuni costieri come Campomarino Petacciato e Montenero, con esigenze molto diverse e peculiari. Il sistema ha, tuttavia, registrato un netto miglioramento della raccolta dei rifiuti rispetto al al previgente assetto organizzativo, portando le percentuali di raccolta differenziata a quote molte apprezzabili, che in media si attestano al 75%, con comuni che superano l'ottanta percento come Montecilfone e San Giacomo degli Schiavoni e che rasenta circa il 90% di raccolta differenziata. Il risultato è frutto di un sistema organizzato e gestito dall'unione dei comuni, che, posso affermare con orgoglio, è sicuramente in linea con una economia circolare di cui oggi si discute».

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