Parole in libertà, arriva a Termoli l'edizione speciale di "Stupor Mundi"
TERMOLI. Il 28 aprile verrà inaugurata a Termoli la mostra internazionale del libro d’artista “Stupor Mundi, parole in libertà 2023-2024” curata da Lucia Spagnuolo e dall’associazione artistico culturale Ce.Sa.CooP Arte di Barletta con Stefano Pelle.
Il viaggio della mostra internazionale del libro d’artista, iniziato dalla Puglia per arrivare fino alle Marche, ora continua con la terza tappa nel Molise.
Grazie al Comune e all’assessore alla cultura, sarà ospitata a Termoli, dove ci sarà anche l’edizione speciale Molise, promossa dalla Fidapa sezione di Termoli con la presidente Fernanda Pugliese e a cura della vice presidente Carla Di Pardo, in linea con il tema nazionale: “La cultura del rispetto nell’arte, nei talenti e nella valorizzazione dei patrimoni”.
Preziosa la collaborazione con l’artista Renato Marini, dell’archivio storico “Il campo”.
L’edizione speciale Molise vedrà la partecipazione di altri 30 artisti su chiamata ad invito, e sarà in mostra presso la prestigiosa location di Casa Museo Stephanus, mentre i 150 libri d’artista della mostra itinerante saranno esposti presso il Castello Svevo, simbolo della città di Termoli.
Questi libri provengono da tutto il mondo, Italia, Giappone, Turchia, Germania, Bielorussia, Argentina, Messico, U.S.A, Canada, Brasile, Russia, Belgio.
La mostra sarà inaugurata il 28 aprile alle ore 16 e ci sarà il testo critico di Rocco Zani, un reading di poesie di Diana Luciani, Adelina Di Cienzo, Onorina Lorenzetti, Alessia Iuliano, Lucia Battista con accompagnamento musicale, mentre alle 18 si inaugura al Castello Svevo.
Il tema del progetto è Stupor Mundi (la meraviglia del mondo) e prende il nome dal Castello di Barletta in cui Federico II vi soggiornò. Questo progetto intende valorizzare e accogliere nuove forme di espressioni, comunicate attraverso segni e colore, materia e volume. Il libro d’artista a differenza del libro tradizionale, non comunica solo attraverso le informazioni o il piacere intellettuale, ma usa tutte insieme, le diverse potenzialità. L’obiettivo finale del libro d’artista non assume solo un valore estetico, significativo, di denuncia ma trasmette attraverso le parole, che diventano immagini, lo stupore e meraviglia del fruitore nel momento in cui vengono guardate, scrutate e osservate riuscendo a cogliere quella sensibilità emotiva che solo un libro d’artista può trasmettere al visitatore.
Notevole è l’adesione dei curatori di alcuni archivi e delle scuole del libro d’artista più importanti a livello nazionale e internazionale, di cui Lucia Spagnuolo ne fa parte. Tra i partecipanti L’Archivio di Milano di Fernanda Fedi e Gino Gini, l’archivio Caba di Lamberto Caravita di Conselice, l’archivio di Milano di Ruggero Maggi, l’archivio di Bologna di Anna Boschi Cermasi, il gruppo scuola del libro d’artista di Mara Caruso del Brasile, Archivio di Comunicazione Visiva e Libri d’Artista di San Cataldo di Calogero Barba.