"La guerra di Adelmina": nella "Liberazione" un libro che mette in discussione la storia
TERMOLI. Lo scopo del libro “La guerra di Adelmina” di Antonietta Aida Caruso, presentato all’auditorium comunale ieri, 24 aprile, è stato quello di focalizzare l’attenzione sull’assurdità di tutte le guerre.
“Il racconto è stato scritto due anni fa, in occasione del concorso letterario Premio Giampietri – ci ha detto l’autrice – Nel periodo di belligeranza che stiamo vivendo, mi sento schiacciata dalla gravità degli eventi e dall’incertezza del futuro. Come tanti, sono esterrefatta di come si possa accettare che muoiano migliaia di bambini di fame o sotto le bombe a Gaza, di come si lancino missili a distanza con tanta disinvoltura, di come si minacci la guerra atomica come fosse un gioco perverso, mentre politologi, opinionisti e giornalisti pronunciano la parola guerra con disinvoltura, con un senso d’inesorabilità e scontatezza che sconcerta. Ma cosa posso fare io? – mi sono detta – Niente! Allora ho ripreso questo racconto, vincitore del Premio, l’ho trasformato in romanzo illustrato e l’ho pubblicato. Questo libro è stato una reazione al mio sconforto e senso d’impotenza.
Il libro vuole fare memoria di un fatto realmente accaduto. Lo vuole ricordare oggi, proprio per quello che stiamo vivendo.
Sono passati più di 80 anni da queste storie. C’è un passato che sembra rimosso. La memoria dovrebbe servire proprio ad impedire che ciò che è accaduto accada ancora. Oltre la grande storia, vi sono miriadi di microstorie che attestano l’assurdità delle guerre. La storia raccontata in questo libro è una di quelle piccole storie che ha interessato una piccola donna, in un piccolo paese del Molise. Nella sua piccolezza, nel suo sconcerto e nella sua innocenza, ci dice tuttavia una grande verità: non c’è un aggressore e una vittima ma in guerra tutti sono perdenti. Anche questa vicenda lo dimostra e merita di essere raccontata. Certo non è che una goccia nell’oceano della malvagità e dell’odio, ma ci ricorda che la guerra è sempre follia".
La serata si è aperta con la proiezione della video-poesia inno alla Madre Terra della poetessa barese Maria Pia La Torre, che ha creato un’atmosfera di attenzione e di commozione.
Ha presentato il libro la critica letteraria e scrittrice napoletana Elvira Del Monaco Roll che ha approfondito le tematiche trattate attraverso osservazioni e domande mirate all’autrice; il presidente dell'Archeoclub Oscar De Lena ha proiettato il video "Sbarco degli Inglesi a Termoli", che, attraverso foto d’epoca, ha fatto memoria dello sbarco nell’ottobre del ‘43 degli anglo-americani sulla costa molisana; le attrici Franca Sciarretta e Annamaria Graziani, de "Laltrotheatro" di Ugo Ciarfeo, hanno interpretato il dialogo di due protagoniste del romanzo. La serata si è conclusa con un applauso dirompente da parte di un pubblico attento e coinvolto.