Colori e profumi della primavera nella festa del Maja di Acquaviva Collecroce
ACQUAVIVA COLLECROCE. Rinnovata con entusiasmo, stamani, ad Acquaviva Collecroce, la festa del Maja, con la consueta partenza da Piazza Nicola Neri, tradizionale sfilata per le vie del paese accompagnato dalla Musica popolare e canti tradizionali. A esibirsi i gruppi folkloristici durante la sfilata: “Zig zaghini" di San Giovanni in Galdo “I mattacchini“ di Mirabello sannitico, ”Hearts of Zagreb” Folklore Ansamble di Zagabria.
LA FESTA DEL MAJA
Il primo maggio, ad Acquaviva Collecroce, tutta la popolazione festeggia la primavera portando in parata per le vie del paese il Maj, una struttura a cono con caratteri antropomorfi, ricoperto da fiori di campo, erbe e primizie. La preparazione del fantoccio inizia il giorno precedente la festa, quando un gruppo di persone si reca nelle campagne attorno al paese a raccogliere fiori e primizie che saranno poi utilizzati per l’addobbo della struttura.
La mattina della festa si fanno gli ultimi ritocchi al fantoccio e quando tutto è pronto un uomo si infila al suo interno e trasporta il Maj fino alla piazza del paese, dove ha inizio la festa. Qui ad attenderlo c’è tutta la popolazione ed anche persone forestiere. Così tra danze, canti popolari e al suono degli strumenti tradizionali, il Maj inizia la sua processione per le vie del paese seguito dalla folla festosa che di tanto in tanto si sofferma presso gli usci delle case ad assaporare i cibi locali e il vino offerti dalla gente del luogo.
La festa, in uso non solo ad Acquaviva Collecroce ma anche in altri paesi del Molise, ha certamente origini molto antiche. Essa infatti si può ricollegare agli antichi riti primaverili di era pagana connessi ai cicli stagionali, alla rinascita della natura, alla prosperità delle messi e dei frutti della terra. Si possono riscontrare collegamenti ai culti arborei praticati in molte zone dell’Europa ed anche tra i popoli italici. Questi ultimi infatti veneravano la dea Flora, dea dei fiori e della primavera, protettrice dell’agricoltura. Vista la presenza delle comunità alloglotte croate in Molise, si può certamente vantare anche una discendenza slava, poiché anche nell’area balcanica si riscontrano riti di propiziazione dei raccolti. La tradizione slava è molto simile a quella di Acquaviva Collecroce e degli altri paesi del Molise, soprattutto nella simbolizzazione della primavera che consiste appunto nel fantoccio a forma di cono ricoperto di erbe e fiori e dai caratteri antropomorfi. Questo nell’area balcanica è chiamato Zeleni Juraj ossia Verde Giorgio, in Molise è denominato pagliara e ad Acquaviva Collecroce Maj, che significa maggio.
La festa del Maja ad Acquaviva Collecroce è stata praticata con regolarità fino agli anni quaranta del Novecento, quando subisce poi un arresto a causa della guerra. Ripresa in uso dalla popolazione, oggi rappresenta una tradizione e un’occasione di condivisione molto sentita dalla comunità.
Da più di vent'anni l’Associazione culturale “Nas Zivot” ha ridato vita alla manifestazione simbolo della tradizione della comunità e che ogni anno richiama centinaia di visitatori appassionati di folklore. Quest'anno le iniziative della festa sono state supportate anche grazie al finanziamento del Središnji državni ured za Hrvate izvan Republike Hrvatske, ufficio statale centrale per i croati fuori dalla Repubblica di Croazia.