«Con gli occhi di Agnese», la storia di un architetto dimenticato
TERMOLI. La presentazione del libro “Con gli occhi di Agnese”, accolta all’auditorium di Termoli dai Cantieri Creativi, con il patrocinio dell’Archeoclub e della Casa del Libro, ha visto la partecipazione di un pubblico selezionato, partecipe ed interessato al tema trattato. Si è concluso così questo "Maggio dei libri" che ha pullulato di eventi culturali, a dimostrazione che fare rete tra associazioni è la strada che porta ad essere incisivi sulla cultura del territorio.
Il recente romanzo della scrittrice, docente e giornalista campobassana Rita Frattolillo, tratta la storia dell’architetto Bernardino Musenga, ideatore del piano urbanistico di Campobasso sul modello delle città giardino in voga nell’Europa nell’800 e instancabile progettista della ricostruzione della città post terremoto del 1805. Fra le sue opere più importanti emergono le cattedrali neoclassiche di Campobasso e di Isernia.
La conversazione si è incentrata sulla figura di Agnese, la moglie che lo ha affiancato e amorevolmente sostenuto. L’autrice ha voluto dare spazio alla figura femminile descrivendola nella sua delicatezza e nella sua forza, come sono in genere le molisane, discendenti dalle Sannite.
Le vicende della coppia s’incrociano con quelle dei molti personaggi coinvolti nella dolorosa storia della Repubblica napoletana del 1799, anno in cui furono trucidati i Fratelli Brigida a Termoli, ad opera di mercenari assoldati dai filo borbonici, e fu condannato a morte il poeta Carlo Romeo di Guardialfiera, a Napoli, insieme a diversi molisani citati nel libro. Tra le vicende della coppia s’incontrano Vincenzo Cuoco, Gabriele Pepe, Andrea Valiante, Luisa Sanfelice, la baronessa Olimpia Frangipane e altri. Con una ricerca storica rigorosa, sostenuta da un’accurata documentazione di non facile reperimento, l’autrice ha intrecciato la vicenda principale con quella di uomini e donne che hanno avuto un ruolo politico di rilievo nel Molise dell’epoca. Il dialogo della giornalista RAI Enrica Cefaratti e della presidente Fidapa Fernanda Pugliese con l’autrice ha suscitato anche interventi del pubblico; la lettura interpretativa dell’attrice Franca Sciarretta ha catapultato nei sentimenti della protagonista e nel clima del periodo storico. Personalmente ho coordinato l'incontro con piacere e ringrazio gli ospiti e i partecipanti che ci hanno onorato con la loro presenza.
Antonietta Aida Caruso