"Insieme al parco": accoglienza e inclusione si fondono tra i sorrisi
TERMOLI. Quando si dice un mondo a colori, è quello dell’inclusione, dove non c’è distinzione di nulla, tutti sullo stesso piano e allora si lavora, gomito a gomito, col sorriso, affinché questo assioma corrisponda alla realtà.
Colori vivaci e sguardi felici, ieri mattina, al parco comunale “Girolamo La Penna” di Termoli, dove gli operatori sociali che curano il progetto Sai (per conto del Comune di Termoli) hanno riscontrato un successo che è andato ben oltre le previsioni, sia in termini di entusiasmo che di partecipazione.
Diverse le attività realizzate dalla Cooperativa Sociale Medihospes in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, che ha organizzato la terza edizione del campus estivo “Insieme al parco”: una giornata all’insegna della condivisione, del gioco e del divertimento. “Insieme al parco – III edizione”, evento di sensibilizzazione il cui obiettivo é costruire insieme ai più piccoli un mondo più accogliente, volto a promuovere una sana integrazione tra persone di diverse culture e paesi, oltre le barriere e gli ostacoli.
Protagonisti i bambini ospiti del progetto Sai e i bambini frequentanti la scuola dell’infanzia di via Cina, dell’istituto comprensivo Maria Brigida, scuola partner del progetto, grazie alla relazione costruita e sedimentata nel tempo, in cui sono inseriti alcuni dei bambini accolti.
Il parco comunale di Termoli Girolamo La Penna, nell’area adiacente al laghetto, nei pressi del teatro verde, ha fatto da cornice a una giornata in cui si svolgeranno le attività, in collaborazione con l’associazione culturale creativa “Sorridere Sempre”, con il Programma Nazionale “Nati per Leggere”.
In primo piano la cultura: narrazioni e storie che rappresentano dei ponti e dei fili che legano le infanzie e creano comunità narrative. Attività di lettura ad alta voce, condivisione di albi illustrati. Nella stessa giornata, organizzati giochi all’insegna del divertimento per favorire la conoscenza reciproca, giochi di animazione statici e dinamici, giochi musicali, tatuaggi colorati, magicoleria e baby dance.
Attraverso il gioco, il bambino ha espresso sé stesso, la propria personalità, sviluppando abilità fisiche e psicologiche, consentendo di potenziare la relazione con l’altro, instaurando legami affettivi.
Per gli organizzatori, «Ogni laboratorio creativo è stato importante per garantire al bambino la giusta libertà di movimento e la conoscenza del mondo circostante, proprio attraverso la sperimentazione. Inoltre, grazie alla presenza di un fotografo professionista, con lo svolgimento di attività laboratoriali e di produzione delle immagini fotografiche creative, è stato possibile sviluppare immagini in ricordo dell’evento».
