Alle origini del commissario "Lolita", Gabriella Genisi cattura l'interesse a Portocannone

Dialoghi d'autore sab 06 luglio 2024
Cultura e Società di Emanuele Bracone
2min
Gabriella Genisi a Portocannone ©Termolionline.it
Gabriella Genisi a Portocannone ©Termolionline.it

PORTOCANNONE. Dopo aver condiviso il “mondo di Portocannone”, la scrittrice Gabriella Genisi, madre letteraria di Lolita Lobosco, è stata ospite e protagonista della rassegna “Dialoghi d’autore”, su invito dell’assessore alla Cultura Valentina Flocco, nel largo della chiesa della Madonna del Carmine, alla presenza del sindaco Francesco Gallo.

La stessa Flocco ha ripercorso la magia della serata, che ha spaziato nel confronto attivo e sinergico col pubblico, non solo sulla figura ormai celeberrima di Lolita Lobosco, portata anche al successo nella fiction con Luisa Ranieri, ma anche esplorando altre indagini, confermandosi giallista-narrativa di rango, oltreché una interlocutrice gradevolissima, nel suo approdo alla località arbereshe, tappa di un tour che poche ore prima l’ha vista accolta anche ai giardini di Palazzo D’Avalos, a Vasto, dopo quelle di Cattolica e Viterbo. Una presentazione in partnership con la libreria Fahrenheit.

«Una splendida Gabriella Genisi, ieri, a Portocannone ci ha regalato il privilegio di vivere nei suoi romanzi, di comprendere i “dietro le quinte” dei suoi personaggi, con straordinaria semplicità e creando quel particolare coinvolgimento nei presenti come solo i Grandi sanno fare. Ma anche una serie di felici coincidenze, di ruoli determinanti per il successo della fiction, di conoscenze comuni, che lei ci ha svelato (lasciandoci letteralmente a bocca aperta!), che legano in qualche modo la scrittrice al nostro Paese. E il sorriso impresso per tutto il tempo sui volti del pubblico, gli scambi, liberi e giocosi a tratti, il gioioso firmacopie, ne sono espressione.

Gabriella ci ha confidato come è nata la figura del “Commissario” Lolita, l’ispirazione e’ nata da una figura realmente esistente a lei cara; e poi la scelta del nome: Lolita. Ricordiamo che l’opera di Nabokov e la trasposizione cinematografica di Kubrick: Lolita è il nome con cui l’inquietante figura del professore, trentasettenne, chiama in privato la dodicenne Dolores, ammiccante, seduttiva e bellissima nonostante l’età precoce. E Gabriella, spiega, vuole essere in qualche modo una “provocazione”, le donne possono affermarsi in ambiti tradizionalmente maschili pur non rinunciando alla loro femminilità, al tacco 12, una ulteriore affermazione di libertà dunque. Ma anche lo spunto per riflettere sulle dinamiche più o meno sane e serene tra i sessi (cfr. Gabriella Genisi, Giallo ciliegia, da pagina 115), e qui c’è ancora molto da fare e i numeri dei femminicidi ce ne danno atto.

E poi “Giochi di ruolo”, la sublimazione sentimentale: i protagonisti vivono un maturo e speciale legame di anime, conservando nelle loro vite, distanti e nonostante tutto, ciò che di unico c’è stato e rimane tra loro.

E tanto, tanto altro! E il sindaco Francesco Gallo esprimendo il suo personale apprezzamento, ha sottolineato la forza espressiva dei personaggi e ha dato conferma dell’incredibile entusiasmo che ha generato la presenza della Scrittrice in Paese.

Grazie Gabriella, grazie Lola, Giada, Katia che hanno intonato magistralmente musiche di Morricone ed altre care a Lolita e a tutti i nostri amici, una serata magica! Arrivederci!»

L'incontro di ieri sera, a Portocannone, ha anche inaugurato il nuovo ciclo della rassegna "Dialoghi d'autore, peraltro accompagnato dalle note di Lola Bagoj e Giada Vitale, rispettivamente al violino e pianoforte, nonché con la voce del soprano Katia Russo, autrici di piacevoli intermezzi musicali.

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