“Tratturi di Puglia e Molise” sulla strada della transumanza nella Notte Bianca della Poesia
TERMOLI-GIOVINAZZO. Notte Bianca della Poesia a Giovinazzo XIV Edizione. Successo per i versi di “Magna Capitana” e i Poeti Molisani al Meridiano alla Vedetta sul Mediterraneo con la performance “Tratturi di Puglia e Molise” con Lucia Bocale, Luigi Pizzuto, Franco Giacopino e Francesco Minuti sulla strada della transumanza. Momenti di gloria per I Poeti al Meridiano. Giovinazzo, capitale della poesia, è uno scrigno d’arte dove si respira il profumo del mare. Dove l’afa e il caldo di questi giorni fanno sentire la loro voce in ogni scorcio carico di una bellezza inusitata. Cinto da antiche mura intorno all’imponente cattedrale, Giovinazzo è senz’altro una bomboniera preziosa. Ricca di monumenti, di affacci e tanti toni emozionali che in ogni angolo ti prendono per mano. La voce della poesia poi senz’altro la esalta. In questo paesaggio inatteso, nonostante il caldo infuocato, il sole velato e tremulo regala, nei suoi segreti guizzi di luce, una serata straordinaria. Animata da tanti moti intimi, versi e voci dell’anima. Oltre le mura si accendono mille colori. Soffusi e distesi. In ogni angolo del borgo viene meno l’inquietudine del presente.
La Vedetta del Mediterraneo, con i suoi bastioni, le sue mura, il portale d’ingresso chiuso a sera e i suoi spazi lastricati in pietra, è decisamente una bella scena del ritmo vivente. Ed è qui, su questo affaccio di difesa e di bellezza sul mare aperto, che i Poeti al Meridiano di Termoli e L’Isola di Gary di Bari, nella Notte Bianca della Poesia hanno presentato, con i loro racconti e le loro poesie, una scena intrisa di non poche emozioni e palpiti di vita sulla civiltà della transumanza in Abruzzo, Puglia e Molise. Piacevole, interessante, tra non poche curiosità nella sua narrazione, come si vede dal reportage fotografico, alla presenza delle autorità. Molto apprezzata dal pubblico presente. Tra le pietre ritornano le scene d’altri tempi. Con un intreccio di parole, di suoni, di canti, di sussurri, di memorie e di note sofferte. Passato e presente si abbracciano. Tra tanti segni d’arte, storie locali e luoghi dell’anima, hanno voglia di continuare in una dimensione attuale che guarda in lontananza. All’improvviso garriscono centinaia di rondini per la festa serale tra le luci all’orizzonte e le case murate. La natura è viva dentro e fuori dal mare. L’atmosfera è davvero toccante mentre rivive sulle strade della transumanza, a pochi passi dal tratturo Celano - Foggia, nei panni della Madonna Incoronata, la Madonna dell’Adesso, di Guerrilla Spam, a Santa Croce di Magliano. Colpisce il racconto dell’ultimo pastore abruzzese sulle Vie della Lana, interpretato dalla voce narrante di Franco Giacopino al suono dell’organetto di Francesco Minuti. Al centro della scena agro pastorale la scrittrice Lucia Bocale, con un magnifico costume tradizionale, racconta le sue radici garganiche. Il vestito di lana, accuratamente ricamato, è quello della cosiddetta “Pacchiana”. Nasconde l’attesa e i sentimenti del cuore che la donna nutre verso il pastore che ritorna.
A Sannicandro è la Mos Maiorum, capitanata da Annamaria Santamaria, insieme a tante altre associazioni, a tenere in piedi l’ebbrezza di queste singolari tradizioni. Nella Piazzetta della Vedetta Mediterranea, anteprima della silloge poetica “Magna Capitana”, Editrice Lampo, di Luigi Pizzuto. Il libro fa rivivere il modus vivendi e il canto dei versi aperto a tutto campo sul mondo delle pecore e dei pastori transumanti. Padroni dei lunghi percorsi tratturali, dai monti al mare, fino alla Dogana. La scrittrice molfettese Marta Pisani e la poetessa barese Maria Pia Latorre hanno animato brillantemente questo evento. Uno dei tanti. Dislocati nei luoghi piu’ suggestivi di Giovinazzo dove per un'intera giornata è possibile ascoltare il gioco dei versi intimi di Calliope. A seguire Reading per l’ambiente dell’Isola di Gary. Coordinato da Maria Pia Latorre, con Beppe Cazzolla, Francesco Bellino, Sandro Marano, Alessandro Patruno, Mariateresa Bari, Luisa Parato, Anna Lauria, Rosa Costantino, Antonio Rotondo, Federica Introna, Ginevra Della Notte, Barbara Gortan e il poeta bolognese Bartolomeo Bellanova. Ideatore della Notte Bianca della Poesia è Nicola De Matteo. E’ diretta da Gianni Palumbo e promossa dall’Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo. Presenti alla kermesse poeti provenienti dalla Svezia e da varie regioni d’Italia. Piazza Meschino, Piazza Benedettine, La Vedetta sul Mediterraneo, Piazza San Salvatore, Piazza San Felice e Via Madonna degli Angeli hanno ospitato incontri, confronti e diversi modi di fare poesia. Nel segno dello scambio culturale, a nome del sindaco della città, l’assessore alla Cultura Cristina Piscitelli ha donato ai poeti molisani una graziosa rappresentazione della Fontana dei Tritoni che sorge su una grande piazza monumentale della città. Una notte che rende gioiosi gli incontri. Una notte che mette in festa la parola. Senza confini. Una notte che non si dimentica facilmente.