CreGrest 2024 tra spiritualità, canti, balli, laboratori e giochi
PALATA. Anche quest’anno, nella parrocchia Santa Maria la Nova di Palata, dal 30 giugno al 7 luglio, si è svolto l'evento tanto atteso del CreGrest. Questo appuntamento annuale, fortemente voluto dal parroco don Elio Benedetto, ha visto la partecipazione entusiasta di quasi 70 ragazzi. Con la collaborazione di una responsabile, alcune catechiste, volontari e mamme, don Elio ha creato un ambiente di spiritualità, canti, balli, laboratori e giochi.
La struttura dell’evento
I partecipanti, che andavano dall’ultimo anno della scuola materna fino alla terza media, sono stati accolti con un kit e suddivisi in quattro gruppi eterogenei per età, per favorire la solidarietà e l’aiuto reciproco. Ogni gruppo era identificato da un cappellino di diverso colore, mentre le magliettine uguali per tutti sottolineavano l’appartenenza a una sola comunità fraterna e solidale.
La celebrazione iniziale
L’evento è iniziato con la celebrazione di una Santa Messa, alla quale hanno partecipato ragazzi e genitori. Durante la Messa, sono stati portati all’altare quattro cartelloni identificativi dei gruppi, riportanti l’effige del Beato Carlo Acutis e alcune sue frasi significative. Don Elio ha scelto di approfondire la figura di Carlo Acutis per la catechesi, sottolineando il suo esempio di vita e il percorso verso la santità.
La catechesi
Il momento di catechesi, preceduto da una preghiera, è stato vissuto con grande partecipazione e attenzione da tutti i ragazzi. Don Elio ha utilizzato metodi semplici ed efficaci, come cruciverba, disegni e storie, per trasmettere il pensiero del Beato Carlo Acutis. Questo momento era fondamentale per la preparazione spirituale dei ragazzi, per far comprendere loro che oltre ai valori proposti dalla TV, social e affini, esiste la fede che promuove una convivenza di pace e amore.
I laboratori
Successivamente, i ragazzi hanno partecipato a vari laboratori, indipendentemente dal gruppo di appartenenza. L’obiettivo principale era la preparazione di un pranzo conclusivo della settimana. I ragazzi delle classi dalla quinta elementare alla terza media sono stati suddivisi in due gruppi: il primo ha partecipato a un laboratorio di pasta fresca, producendo vari formati di pasta con l’aiuto delle volontarie; il secondo ha iniziato a conoscere l’arte di intagliare il legno grazie alla disponibilità di un artigiano locale. I più piccoli, invece, hanno realizzato segnaposto e addobbi per decorare il luogo del pranzo.
L’importanza del lavoro e del sacrificio
Il senso dei laboratori era far comprendere ai ragazzi l’importanza del lavoro e del sacrificio nella vita, elementi necessari per raggiungere qualsiasi obiettivo, insieme alla costanza e al rispetto degli altri. Dopo una merenda succulenta, i gruppi si sono impegnati in vari giochi a squadra, imparando a vincere e perdere nel rispetto reciproco.
La conclusione delle giornate
Le giornate si concludevano con un momento di preghiera, canti e balli, guidati da don Elio, sul piazzale della Chiesa di San Rocco, coinvolgendo anche la popolazione locale nella gioia dei ragazzi. La domenica, nella chiesa parrocchiale, si è tenuta la Santa Messa di ringraziamento per la settimana trascorsa, alla presenza di genitori, ragazzi e collaboratori.
Il pranzo conclusivo
Successivamente, ci si è recati al Centro Sociale del Santuario della Madonna di Santa Giusta, dove è stato organizzato un pranzo con la partecipazione di don Elio, collaboratori, ragazzi e genitori. Durante il pranzo, si è potuto gustare la pasta prodotta nei laboratori e ammirare gli allestimenti creati dai bambini, in un momento di convivialità per gli adulti e giochi all’aperto per i ragazzi.
La preghiera conclusiva
Non è mancato un momento di preghiera conclusivo alla Madonna di Santa Giusta, con la recita di un Santo Rosario seguito con fervore da tutti i partecipanti. Infine, la degustazione di un buon gelato offerto dal Parroco ha chiuso quest’esperienza, dando appuntamento al prossimo CreGrest 2025 e con la soddisfazione di aver donato ai ragazzi un’opportunità di crescita fraterna.