Alta Marea Festival: 15 "corti" in concorso e la star Rocco Papaleo

Red carpet ven 26 luglio 2024
Cultura e Società di Michele Trombetta
3min
Alta Marea Festival: 15 "corti" in concorso e la star Rocco Papaleo ©TermoliOnLine
Alta Marea Festival: 15 "corti" in concorso e la star Rocco Papaleo ©TermoliOnLine
Alta Marea Festival: l'intervista al curatore della rassegna, Antonio De Gregorio

TERMOLI. La quarta edizione dell’Alta Marea Festival si terrà nel Borgo Antico di Termoli dal 31 luglio al 2 agosto 2024.

Corti, film, concerti e mostre animeranno i vicoli dell’antica cittadina di Termoli. Con tantissimi amici che verranno a trovarci, vivremo la vera Alta Marea. Tre giorni di mare e arte. Rassegna divenuta ormai un appuntamento classico e irrinunciabile per l’estate termolese, ogni anno ormai da 4 anni arrivano in questo periodo nel cuore della vecchia Termoli, il meglio dei film corti in giro per l’Italia e il mondo, film in concorso che davvero hanno sempre riservato grandi sorprese.


L'evento è stato presentato stamani, al lido Panfilo, da sempre location prediletta per Alta Marea, alla presenza di Antonio De Gregorio, il direttore artistico della manifestazione, assieme ai suoi validi collaboratori hanno con maestria messo in piedi una kermesse davvero interessante, e del vice sindaco Michele Barile.

Tanti attori e registi giovani proprio partecipando a questo evento hanno potuto iniziare a farsi conoscere nell’ambiente e cominciare a spiccare il volo come la giovane e brava attrice Angela Curri e l’attore Simone Corbisiero che hanno fatto parte del cast del film “Scordato” di Rocco Papaleo, che sarà la guest star di questa edizione il 1° agosto e presenterà la pellicola. Tanti premi classici ma anche speciali per i partecipanti al contest, ma avremo anche fuori programma davvero importanti come il concerto di pianoforte sul mare di sabato 27, nello spazio adiacente il lido il Panfilo eseguito dall’artista “Assurdité”. 

I TITOLI IN CONCORSO

Tra i titoli in programma troviamo:

Destino di Stefano Quaglia (Italia) che esplora le coincidenze e gli incontri casuali che determinano il corso della vita delle persone, mettendo in luce come il destino giochi un ruolo cruciale nella nostra esistenza; 48 gradi di Andrea Di Iorio (Italia) è il racconto di una torrida giornata estiva, porta in scena le tensioni e le dinamiche tra i personaggi che cercano di sopravvivere al caldo estremo, riflettendo sulle relazioni umane in condizioni di stress; in Mi piace Spiderman, e allora? del regista Federico Micali (Italia), attraverso gli occhi di Cloe, da bambina a adolescente, sono affrontati gli stereotipi di genere dei nostri giorni, con leggerezza e puntualità.

Ma' di Fabrizio Caperna (Italia) è una breve e intensa riflessione sul rapporto madre-figlio, esaminando i sacrifici, l'amore incondizionato e le sfide quotidiane che definiscono il legame familiare. È un misterioso racconto che intreccia storie di vita e di identità quelle al centro di Ignoti di Giuseppe Brigante (Italia). Si prosegue con Bordovasca di Giuseppe Zampella (Italia), riflessione su relazioni umane e sociali, profonde eppure leggere, come quelle durante il relax ai bordi di una piscina. Attraverso una lente contemporanea, esplorando temi di rinascita e trasformazione, Kore di Fabiana Russo (Italia) è un'opera che esplora miti antichi e moderni, mettendo in scena una reinterpretazione del mito greco di Persefone.

Dreaming of Venice di Elisabetta Giannini (Italia) è un omaggio romantico e nostalgico alla città di Venezia, seguendo i sogni e le aspirazioni di un personaggio che immagina una vita tra i canali e le meraviglie della città lagunare.

Una guida pratica e ironica alla vita quotidiana, presentando una serie di situazioni comuni con un tocco di umorismo e riflessione sulla società contemporanea, è quella che troviamo in Vademekum di Susy Laude (Italia).

Menomale Alberto Palmiero (Italia) esplora le ironie e le coincidenze della vita, attraverso la storia di Peppe, infermiere venticinquenne, che aiuta la sua fidanzata Anna a traslocare nella città dove lavorerà come insegnante, cercando di capire cosa ne sarà della loro storia d’amore. Cross My Heart and Hope To Die della regista Sam Manacsa (Filippine) è, invece, un lavoro intriso di promesse, fedeltà, sulle conseguenze di mantenerle o infrangerle, esplorando le dinamiche umane e le emozioni profonde. In S’ozzastru, corto animato di Carolina Melis, il racconto di un albero millenario, ambasciatore resiliente della natura e testimone silenzioso della storia, oggi sotto forma di tragedia. Storia di una pausa pranzo di Marco Del Mastro esplora le interazioni quotidiane e le riflessioni personali, ambientato appunto in un contesto lavorativo o sociale. E infine al centro di Fortissimo di Victor Cesca (Francia) troviamo Guy, un pianista appassionato della sua musica, che vede la sua vita capovolta quando la chiesa dove officia accoglie una misteriosa bambina, che presto gli ruberà la scena. Infine, parteciperà al festival “Miss Polly had a Dolly” diretto da Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini (Italia), il primo corto italiano prodotto totalmente con l’intelligenza artificiale, con la parodia vocale di Scarlett Johansson e Peter Weller: le due voci si alternano sullo sfondo del deserto di Sonora, in un bunker adibito alla conservazione criogenica dei corpi defunti di alcuni milionari. Il corto riceverà il premio Technology Award Key Partner, il premio speciale per ragionare sul futuro del cinema.

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