"L'Est incontra il Sud", il paese dei Musei si apre all'accoglienza

che successo! sab 27 luglio 2024
Cultura e Società di La Redazione
3min
"L'Est incontra il Sud", il paese dei Musei si apre all'accoglienza ©Termolionline
"L'Est incontra il Sud", il paese dei Musei si apre all'accoglienza ©Termolionline

BONEFRO. Il Paese dei Musei e dell’arte fotografica continua ad aprirsi all’accoglienza per frenare la piaga dello spopolamento. Successo nel cuore del borgo antico della Notte d’Arte “L’Est incontra il Sud”. Tante presenze nei vicoletti stretti che, ad emiciclo, ruotano intono al castello normanno e alla Chiesa di Santa Maria delle Rose, grazie ad una iniziativa culturale di tutto rispetto proveniente dai Paesi dell’Est. Un bel successo pertanto per la mostra d’arte “L’Est incontra il Sud”. 

Promossa dai polacchi che hanno casa a Bonefro, i quali hanno coinvolto ben 25 artisti provenienti dalla Polonia e uno dall’Ucraìna. Tra Paesi completamente diversi l’abbraccio è forte. L’arte e la cultura lo agevolano facilmente. Abbattono ogni steccato e reticenza. È importante far incontrare i residenti del luogo e le tante famiglie provenienti da svariati Paesi europei che hanno comprato casa nel vecchio borgo dove non poche sono le opportunità per scegliere la propria dimora. Questo sicuramente è l’obiettivo principale. Condividere con gli altri la propria cultura e quella gastronomica per intensificare un processo relazionale su una diversità che puntualmente unisce e genera il piacere di stare assieme in una realtà accogliente. Conoscersi dunque mediante l’arte e la cultura delle proprie radici per promuovere la conoscenza di un borgo nascosto che indubbiamente affascina nel suo silenzio. L’iniziativa è giunta alla seconda edizione. Tra le tante finalità l’apertura versi gli altri in questo caso è uno scambio culturale oltre confine che avvicina. Incentrato sull’arte, la cucina, la degustazione di prodotti tipici polacchi e italiani. E sulla conoscenza delle passioni personali da mettere insieme per vivere meglio e dare un senso al proprio cammino di vita. L’iniziativa culturale, promossa da Karol e i suoi amici, che proprio in questo momento stanno vedendo di acquistare casa a Bonefro, si è svolta nei vicoli della Terra Vecchia animata dal sottofondo musicale curato dalla cantante Bogna Kowalska.

Una notte d’estate divertente e straordinaria che ha consentito di fare un bel viaggio nel mondo delle storie umane e nel sapere degli altri.  Da questa esperienza si esce senz’altro arricchiti e motivati. E si capisce meglio la qualità di una vita semplice che si può respirare magicamente là dove predomina il vuoto e la solitudine. Oltre a far incontrare nazionalità differenti, si tratta, in effetti, anche di una straordinaria occasione di promozione locale. “In questo caso, precisa l’assessore alla Cultura e al Turismo Carmen Lalli, l’obiettivo del Comune è quello di far conoscere alle famiglie di altre nazionalità il patrimonio immobiliare disponibile nel nostro centro storico. Solo se queste abitazioni abbandonate da tempo vengono acquistate e dunque ripopolate da nuove famiglie, è possibile che questi vicoli ritornino a vivere come un tempo. La strada da seguire con determinazione è proprio questa”. Via Gaifo, che ha ospitato l’iniziativa, offre da questo punto di vista non poche possibilità. Tante sono le abitazioni dove la voce non c’è più.

Le foto che vediamo sono di Egidio Cicora. Nel piccolo centro di Bonefro da qualche tempo fanno sentire la propria presenza preziosa tedeschi, olandesi, polacchi, russi, rumeni, argentini, appartenenti a popolazioni diverse, pronti a vivere per un periodo più lungo in questa piccola realtà molisana. A quanto pare la presenza dell’Est si rafforza rispetto a quella dei tradizionali Paesi Europei. Il Comune poi per agevolare la permanenza degli artisti e dei turisti stranieri mette a disposizione gratuitamente le camere dell’ostello situato nella parte alta del paese che domina l’agglomerato urbano. Di recente hanno preso casa il sindaco di Ostrow, l’ambasciatore polacco, due ragazzi tedeschi, un russo e un olandese. Senz’altro una bella notizia che rincuora.  Assieme al turismo delle radici fa ben sperare per il futuro, per rianimare un’economia decisamente impoverita dalla piaga dello spopolamento.

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