Successo per “Magna Capitana” a Santa Croce di Magliano
SANTA CROCE DI MAGLIANO. Il nuovo fresco di stampa di Luigi Pizzuto offre una lettura della vita dell’uomo, dei pensieri dell’intimo e della Terra che ci gira intorno.
Un evento culturale vivace e stimolante che ha chiamato a raccolta tante presenze nel cuore di Santa Croce. In un momento, tra l’altro, in cui il caldo eccessivo e il bisogno di mare svuotano di conseguenza i nostri paesi. Al contrario le non poche presenze in Piazza Marconi hanno assicurato un’attenzione inattesa verso una silloge poetica capace di scrutare la vita reale nelle sue sfaccettature più svariate. Sguardi sulle cose, sulla natura, sulle persone, sui piccoli borghi, nei luoghi più distanti, fino alla Striscia di Gaza, dove si consuma quanto di peggio si può fare contro gli esseri umani.
Santa Croce di Magliano, con i suoi riti tradizionali provenienti dai sussurri proprio in questo momento dell’arte dei murales, è al centro delle voci, dei pensieri, delle parole in versi e delle riflessioni. Piazza Marconi è un balcone del paese aperto a tutto campo, tra la Daunia e il Gargano, sulla Capitanata, che ruota intorno alla città di Foggia. Magna Capitana, appunto, come definì la Città di Foggia re Enzo, figlio di Federico II, nel Trecento. Questo scenario è visibile ancora meglio dalla torre di Colletorto. Da questi sguardi che vanno oltre nasce l’abbraccio alla vita che si riceve come un dono. Nonostante gli scenari drammatici di una guerra senza fine.
L’evento si deve alla Pro Loco Quattro Torri, al Comune di Santa Croce e all’Associazione Musicando diretta da Antonio Martino, puntuale come sempre nel racconto delle locali tradizioni.
Il presidente della Pro Loco Nicola Ciavarra ha sottolineato come siano importanti queste iniziative culturali anche nel periodo estivo perché senz’altro qualificano con piacere le serate santacrocesi. Giuliana Petruccelli, assessore alla cultura, nel ringraziare i presenti e i giovani impegnati nelle attività della Pro Loco, ha precisato l’importanza delle iniziative culturali nella vita della comunità per far crescere quei valori di cui tutti abbiamo bisogno. Martina Di Pardo, scrittrice esordiente, e la poetessa Rossella De Magistris hanno dialogato con l’autore. “La nuova silloge poetica di Luigi Pizzuto fa rivivere valori e tradizioni di borghi, paesi, scorci di socialità e comunità, ha precisato in sede di presentazione Martina Di Pardo. La vita reale e quotidiana, la natura nella sua bellezza e nell’alternarsi delle stagioni che circonda le nostre esistenze, la fede, la religione, l’amore, le sofferenze tragiche ed umane come la guerra, sono tematiche care all’autore.
Nel libro trovano nuova linfa e rappresentazione simbolica. L’autore è sapiente nel camminare e nell’osservare. Sa cogliere ciò che si avverte nell’intimo. Nei suoi versi dà voce alle pratiche antropologiche provenienti dai borghi molisani. Sulla copertina compare un’opera di Nicola Macolino, artista e autore di opere teatrali. Le illustrazioni della piccola Sveva, nipotina dell’autore, infine, accompagnano le poesie con una freschezza espressiva che solo una mano infantile sa descrivere”. Non pochi gli interrogativi che suscitano i versi sul vivere quotidiano e sulle problematiche attuali. A sollecitarli nella forma dialogica è la scrittrice Rossella De Magistris, poetessa attenta e sensibile alla natura e alla civiltà dei tratturi.
“L’autore di Magna Capitana, precisa nel suo intervento, ama camminare, osservare e riflettere. Una peculiarità che senz’altro ridà tono alla nostra vita, dominata nei giorni nostri frequentemente dalla fretta e da sguardi veloci. In questo caso l’autore ha una marcia in più. Sa fissare le immagini in un batter di ciglia e le parole sgorgano spontanee in un divenire che suscita non poca curiosità. La vita è qui nel territorio che ci appartiene. Dove le pietre raccontano la storia di ieri. Nasce così Magna Capitana. Il libro ha in sé la forza dello sguardo e la capacità evocativa della parola. Una meraviglia”. Il racconto dei versi è potente. Coinvolgente. Si presenta così, con una particolare energia espressiva, la silloge poetica “Magna Capitana” nelle serate estive.