«Il Professore», la narrazione del mito di Antonio Casolino oltre ogni confine
TERMOLI-RIPALIMOSANI. Dal mare ai monti. Il libro di Lucia Bocale “Il Professore” omaggio ad Antonio Casolino” approda nei Giardini Pensili del magnifico Palazzo Marchesale di Ripalimosani in una cornice decisamente suggestiva. Si fa sentire la voce del vento contro il torrione che ripara i giardini pensili. Sotto il sole il palazzo marchesale appare subito austero. S’impone sulla parte alta di un costone roccioso luminoso. La sua posizione è privilegiata.
Domina la piazzetta sottostante, i vicoli medioevali, la Croce Viaria del 1562 che segnala l’ingresso, e la bella chiesa di Santa Maria Assunta col suo altissimo campanile dalla cupola colorata, come si vede dal reportage fotografico. Si tratta di uno scenario architettonico inedito. Che ammalia. Emoziona. Ripalimosani è il paese dei funai e della Sacra Sindone.
È un luogo del cuore prestato a tanti racconti. Bisogna salire la scalinata monumentale del cortile per raggiungere i piani nobili. Ed è qui, nella Sala delle Feste, grazie all’Associazione Simposio, davanti ad un pubblico ristretto, che è stato presentato “Il professore”. Così chiamavano Antonio Casolino, protagonista del romanzo, che amava il mare e la montagna, da cui la sua famiglia proveniva. Casolino, una leggenda del nuoto.
Premiato dal Presidente della Repubblica. Vincitore per ben due volte dei mondiali in Italia, a Montreal e a Casablanca, in Marocco. Ricordiamo le sue traversate, Punta Penna Termoli, Stretto di Sicilia, Tevere e Termoli-Isole Tremiti. Catia Mitri, attenta e sensibile ai personaggi e alle storie molisane, ha fatto gli onori di casa, sottolineando gli aspetti narrativi del testo che colpiscono il lettore. L’autrice Lucia Bocale, con le sue pause ricche di dettagli, è brava a trasportarci nella quiete di un mondo dove il protagonista agisce con una filosofia di vita all’insegna dell’umiltà e della riservatezza. Dove l’essere umano trova le condizioni migliori per dare un senso alla sua quotidianità. Su questi valori, semplici, ma straordinari, si accendono le luci dell’attenzione verso gli insegnamenti dell’uomo. Antonio Casolino come mestiere vendeva la legna in piazzetta. “Se rinascessi, amava ripetere, sarei sempre lo stesso. Addejune e sott’a Torre”. Nel dialogo con i presenti, ha precisato l’autrice, “la sua storia affascinante mi è servita per creare un anello di congiunzione con quella di mio padre raccontata nella mia prima pubblicazione “L’uomo della mia vita” edita dai Cantieri Creativi diretti dalla scrittrice Antonietta Caruso. Due uomini simili nei loro modus vivendi. Uomini segnati dal lavoro e dalla polvere di carbone. Determinati. Capaci di affrontare ogni tipo di sacrificio. Che non si arrendevano mai. La figura del protagonista mi ha tenuto compagnia per molte notti. Con una presenza discreta e silenziosa e per più di due anni. Dai suoi silenzi ho raccolto ogni parola con una scrittura aperta e schietta, come ha scritto la scrittrice Maria Pia Latorre, per far gustare la freschezza del mare che accarezza il borgo di Termoli dove Antonio Casolino, appunto, ha imparato a nuotare. Nel romanzo la sua figura nasce dal diario che il protagonista ha lasciato ai suoi cari. Si tratta di una voce silenziosa. Che nelle sue lunghe pause appare e scompare. Tra mille silenzi emerge così la storia straordinaria del protagonista. Che talvolta o spesso le parole non sono capaci di raccontare”. La grandezza di Antonio Casolino, il Professore, è qui. La sua storia appartiene alla leggenda del nuoto. Ha vinto ogni tipo di competizione.
È inserito tra i dieci migliori nuotatori del mondo. Spaccalegna del mare, ama il mare, Termoli, le sue mura, le finestre sul porto, il lavoro di spaccalegna e di carbonaio tramandato dai suoi avi. Provenienti dalla Contrada Cese Carrato di Frosolone come viene fuori dal suo diario. Tra cielo e terra, in piena solitudine, con la forza delle sue braccia, vive le sue avventure più belle che gli consentono di sentire Dio sempre più vicino. Ed è il concetto del silenzio che in sala alimenta la discussione sui misteri e sulle problematiche dell’io. Annamaria Graziani, attrice dell’Altrotheatro di Ugo Ciarfeo ha letto i passi più significativi del libro. Un bell’evento in una dimora storica tutta da scoprire. Al centro dell’attenzione il libro per alimentare il piacere di leggere. Per scoprire quei personaggi molisani che lanciano non pochi messaggi educativi. Oggi più che mai importanti e attuali. Un appuntamento, in definitiva, di cultura e di sapere tra le storie di ieri.
Luigi Pizzuto