«Un autentico viaggio nel tempo e nella storia»
PIETRABBONDANTE. Nell' Alto Molise, alle pendici del Monte Saraceno sorge una perla della nostra storia molisana il Teatro Santuario Italico di Pietrabbondante. Il luogo è posto a circa mille metri d'altezza sul livello del mare, l'aria che si respira, salubre, ricca d'ossigeno, ma è soprattutto ricca di storia.
Ieri in questo bellissimo sito archeologico, meta di molti turisti stranieri, si è potuto vivere un'atmosfera magica, il teatro sannitico è ritornato, come ogni estate e quasi come d'incanto vivo (probabilmente grazie anche alla protezione dei nostri antichi padri Sanniti), pieno di attori e di pubblico. Non è stata una semplice rappresentazione teatrale all'aperto, come del resto e facile trovare in queste giornate calde di un agosto afoso in molte città italiane.
No quello di venerdì sera, a Pietrabbondante, è stato un autentico viaggio nel tempo e nella storia, sicuramente grazie anche alla bravura degli attori ma non solo, direi che il luogo molto suggestivo ed evocativo, tra le antiche mure e l'aria salubre e fresca che si respirava hanno completato magnificamente l'opera. In un teatro gremito di spettatori che sono giunti da ogni parte del Molise, alcuni anche dal vicino Abruzzo insieme a tanti turisti tra cui anche stranieri, si è tenuta la rappresentazione teatrale L'Avaro di Plauto, versione di Roberto Lerici da Aulularia di Plato. Il Teatro Belli torna a presentare un testo di Plauto ma questa volta è Aulularia, la pentola d'oro che Roberto Lerici adattò e curò per Mario Carotenuto nel 1988. I protagonisti dello spettacolo sono stati Gigi Savoia (attore napoletano che ha recitato nella compagnia di Eduardo De Filippo, ha ricevuto nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti, il suo impegno artistico e poliedrico oltre al teatro, annovera tantissime partecipazioni anche a diverse serial televisive come "Carabinieri" e altri numerosi successi al cinema e in televisione), ha interpretato con somma maestria l'avaro Catenaccio accompagnato sulla scena dalla bravissima attrice Francesca Bianco (piemontese da 40 anni protagonista in tutte le principali produzioni del Teatro Belli) che con tanta bravura ha interpretato la serva Vinaccia. L'Avaro che è stato rappresentato è un uomo che si è ammalato per un possesso improvviso, quindi quello che conta per lui è il possesso e non l'oggetto del possesso, la pentola piena di monete d'oro.
Vivendo ogni giorno una spinta ossessiva a nascondere la sua ricchezza per non consumare il tesoro ideale della propria infelice sicurezza. Il cast di attori molto brillanti che hanno partecipato alla rappresentazione sono Fabrizio Bordignoni nei panni di Lupo, Francesca Buttarazzi ha interpretato Lucia la figlia di Catenaccio, Giuseppe Cattani il cuoco Antracite, Germano Rubbi il cuoco Tegame, Alessandra Santilli la musicista Sellera, Susy Sergiacomo la musicista Cocuzza, Roberto Tesconi lo schiavo Saetta e Tonino Tosto il ricco Cicorione, costumi di Annalisa Di Piero, musiche di Francesco Verdinelli, la regia di Carlo Emilio Lerici. La rappresentazione che ieri sera si è tenuta e il secondo evento di tre in programma a Pietrabbondante per la rassegna "Tra le Antiche Mura" organizzata dalla Fondazione di Molise Cultura in programma dal 19 luglio al 31 agosto in diversi comuni molisani: Pietrabbondante, Sepino, Larino e Trivento. In particolare l'evento rientra per Pietrabbondante nella manifestazione Teatro a mille metri, 48^ stagione teatrale del Teatro Sannitico di Pietrabbondante con il patrocinio del Ministero della Cultura, FSC Fondi per lo Sviluppo e la Coesione, Fondazione Molise Cultura, Regione Molise.
Tra le autorità intervenute il Sindaco di Pietrabbondante Prof. Claudino Casciano e la Presidente della Fondazione Molise Cultura Prof.ssa Antonella Presutti. Lo spettacolo è stato esilarante e molto apprezzato del pubblico, gli attori hanno ricevuto numerosi applausi risuonati nella cavea del teatro sannita. Pietrabbondante ha dimostrato di essere "Un angolo di mondo tra cielo e terra". Ancora una volta il Molise è stato testimone di autentica bellezza, il Molise c'è e lo dimostra anche attraverso l'arte e concludiamo con una speranza che la nostra bellezza sia sempre più apprezzata da tutti, e nel salutarvi ci affidiamo ad una massima dello scrittore e filosofo russo, Fëdor Dostoevskij "La bellezza salverà il mondo".
Domani 14 agosto alle ore 18.30 sempre al Teatro Sannitico Italico terzo appuntamento con Elena di Euripide.
Giuseppe Alabastro