Fondamenti medico-scientifici nel ballo: la tangoterapia
TERMOLI. Sì è svolto a Termoli, a cura dell’associazione Termolintango con il patrocinio del Comune, presso l’auditorium di via Elba, il convegno sulla Tango terapia.
Presenti all’incontro don Benito Giorgetta, l’assessore all politiche sociali Mariella Vaino, la ballerina di tango non vedente Gessica De Innocentis che prima era infermiera professionale e, naturalmente, la presidente di Termolintango Anna Rita Degnovivo.
Insieme a loro anche il dottor Nicola Romano, docente Uniba Scuola di Medicina, Tangoterapia e maestro di tango argentino,
Ma cos’è la tangoterapia? Consiste in un'attività fisica moderata, adatta a tutti ed è utilissima, specie in vacanza, per gli anziani e per le persone affette da patologie neurologiche, neurodegenerative o di altra natura che compromettano equilibrio, postura, qualità del cammino e del movimento.
Il tango argentino migliora l'equilibrio statico e dinamico, l'ampiezza del passo, la coordinazione, la resistenza allo sforzo, la postura e la consapevolezza corporea nonché la velocità di movimento. Ha inoltre benefici psicologici perché produce un aumento del tono dell'umore, della sicurezza, della cura di sé stessi e dell'autostima.
È un'attività fisica a basso rischio cardiovascolare, divertente e aggregante, che dà occasione piacevole di socializzazione ed interazione tra pazienti, operatori ed accompagnatori, che permette alle persone di esprimersi liberamente con una forma di comunicazione non verbale, che induce minor paura di cadere e che sfrutta l'azione positiva della musica e dell'abbraccio del tango.
L'abbraccio è già di per sé benefico perché stimola la produzione dell'ossitocina, ormone che dà sensazione di benessere e di accoglie.
È questa la spiegazione “tecnica” spiegata nei minimi particolari dal dottor Nicola Romano.
E da questa “lezione” possiamo notare come il tango, ma anche la danza in generale, sia davvero una buona base di partenza come cura per eventuali patologie anche di una certa gravità.