Festa della Cavalleria, storia e memoria nel museo di Montecilfone
MONTECILFONE. 30 ottobre festa dell' Arma di Cavalleria così riporta oggi l'ordine del giorno dello Stato Maggiore dell'Esercito Italiano a firma del generale di corpo d'armata Carmine Masiello. La foto esta dell'Arma di Cavalleria ricorda i fatti d'armi accaduti il 30 ottobre 1917 a Pozzuolo del Friuli. Infatti, nel corso di una epica controffensiva i gloriosi Dragoni del "Genova" e i Lancieri di "Novara" (entrambi reggimenti di cavalleria del Regio Esercito) battendosi eroicamente, contro forze avversarie nettamente superiori per uomini e mezzi, scrissero pagine gloriose della storia della prima guerra mondiale. Il sacrificio degli uomini della cavalleria permise alla Forze Armate Italiane di riconquistare i confini naturale dell'Italia, lottando eroicamente fino all'estremo sacrificio per il bene supremo della Patria. Numerose furono le ricompense conferite a Valor Militare agli stendardi dei propri reggimenti e concesse singolarmente alle innumerevoli eroiche battaglie combattute. L'Arma di Cavalleria si è sempre distinta quale elemento caratterizzato da mobilità, potenza di fuoco e protezione. La combinazione di uomo, arco-freccia e cavallo è una delle armi più efficaci utilizzata fin dall'antichità. Oggi è l'arma dell' Esercito dotata di grandi tecnologie e qualità umane, capace di operare in piccoli nuclei per l'esplorazione e la ricerca di informazioni e con la massa e la potenza dei carri da battaglia, in grado di iniziare e concludere il combattimento.
Il nostro Molise ha una ricca ed importante tradizione di Cavalleria, oltre a diversi ufficiali, sottufficiali e cavalieri che hanno avuto l'onore di servire il proprio Paese tra le file dei numerosi reggimenti di Cavalleria, a Montecilfone grazie all'impegno e alla sua passione e all'impegno del tenente di cavalleria in congedo Nicola Sette, è nato un prezioso museo di cavalleria museo intitolata al sergente maggiore medaglia di bronzo al valor militare Costanzo Sforza. Il museo è curato dell'associazione di cavalleria sezione Molise, dedicata al rgt. Ussari di Piacenza. La cavalleria a Montecilfone ha antiche e nobili tradizioni, infatti il comune molisano ha dato i natali a Costante D'Inzeo, padre di Piero e Raimondo cavalieri olimpic,i rispettivamente Piero, ufficiale dei carabinieri, campione olimpico dal 1948 al 1976 e Raimondo, ufficiale di cavalleria, campione olimpico e campione mondiale dal 1976 al 1960. Il Molise ancora oggi è degnamente rappresentato da valorosi ufficiali, sottufficiali e graduati cavalieri che operano con grande impegno, dedizione unica ed alta professionalità per l'assolvimento del loro compiti nei reggimenti di cavalleria, inquadrati nell'Esercito Italiano. La Cavalleria con i suoi uomini svolgono importanti missioni in Italia e all'estero, in ambito Nato e Onu, in diversi scenari operativi e vari settori dell'emergenza. Diversi cavalieri hanno prestato servizio in Libano ,per conto delle Nazioni Unite, a seguito della risoluzione Onu, nella missione Unifl, destando la stima e il riconoscimento dei loro superiori gerarchici e delle fazioni in lotta contrapposte ma la maggiore gratificazione giunta ai nostri militari quali operatori di pace, è stata l'ammirazione unanime delle popolazioni locali martoriate dalle atrocità della guerra .
In questa ricorrenze ricevono gli auguri a tutti i Cavalieri dell' Esercito Italiano in congedo e in servizio attivo.
Per visitare il Museo di Cavalleria a Montecilfone contattare il numero 331 3384031 per informazioni scrivere all'indirizzo e-mail nclsette@gmail.com.
Auguri della nostra redazione a tutti i Cavalieri, W l'Arma della Cavalleria, W l'Italia, W la Pace.
Giuseppe Alabastro