I "piccoli angeli": un legame eterno tra Peschiera Borromeo e San Giuliano di Puglia

Per non dimenticare gio 31 ottobre 2024
Cultura e Società di Alberta Zulli
2min
Parco della memoria San Giuliano di Puglia ©TermoliOnLine
Parco della memoria San Giuliano di Puglia ©TermoliOnLine

SAN GIULIANO DI PUGLIA-PESCHIERA BORROMEO. È il 22esimo anniversario del sisma che colpì il basso Molise.

Una data, quella del 31 ottobre, che è rimasta impressa nel cuore e nella mente di tutti i molisani.

Nella tragedia del terremoto che sconvolse l'Italia intera, morirono 27 bambini e la loro maestra, sotto il crollo della scuola "Francesco Jovine" di San Giuliano di Puglia.

La classe '96 non c'è più. Ma il ricordo di quei bambini è vivo.

E vive nel cuore del signor Giuseppe Manueddu, di Peschiera Borromeo, che negli anni ha sempre trovato tempo e modo di recarsi a porgere un fiore, un pensiero quei "piccoli angeli".

E lo farà anche quest'anno, su invito personale del sindaco Antonello Nardelli.

Negli anni il signor Giuseppe è stato ospite della comunità di San Giuliano, e nella sua città ha creato un "parco degli angeli" in memoria dei bambini del '96.

Un gemellaggio che nasce per tenere viva la memoria.

Esiste un filo rosso che lega le persone per sempre. Così dice un proverbio cinese.

È stato un evento che al signor Manueddu ha segnato così tanto da prendere quel dolore e trasformarlo in qualcosa di più grande. Donarsi agli altri. Ricordare i bambini è un modo di non lasciarli andare via e di non lasciarsi abbandonare al dolore. 

Si mobilitò subito e grazie a lui a Peschiera Borromeo è stato dedicato un parco dedicato agli Angeli di San Giuliano.

Per il ventennale del sisma, Manueddu scese in Molise e incontrò l'ex sindaco di San Giuliano di Puglia, Giuseppe Ferrante al quale consegnò un quadro, da esporre nella scuola, che rappresenta i 27 angeli insieme alla loro maestra. 27 gigli azzurri e rosa con 27 campanellini e in mezzo a loro una rosa grande, simbolo per l’insegnante.

Il signor Giuseppe all’epoca del disastro del sisma aveva 55 anni ed era il mister di una squadra di calcio di Peschiera. I suoi bambini avevano la stessa età degli angeli di San Giuliano. 

Quelle scene strazianti hanno così colpito il signor Giuseppe da spingerlo a cercare un contatto con la comunità molisana.

«Ero scosso. Guardavo i miei allievi e pensavo a quei bambini, la cui vita era stata strappata troppo presto. Troppo presto. Ho aspettato due anni. Il mio cuore mi diceva che dovevo fare qualcosa. Dovevo fare qualcosa per far in modo che nessuno si dimenticasse di loro. Cercai il sindaco di allora, sia Antonio Borrelli sia Luigi Barbieri. Mi misi in contatto con lui perché volevo rendere omaggio in qualche modo a chi non era più con noi. È iniziato un gemellaggio che dura 20 anni". 

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