Tributo alle Forze Armate e all'eroe molisano Michele Montagano

La cerimonia lun 04 novembre 2024
Cultura e Società di La Redazione
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Tributo alle Forze Armate e all'eroe molisano Michele Montagano ©Termolionline.it
Tributo alle Forze Armate e all'eroe molisano Michele Montagano ©Termolionline.it

CASACALENDA. L'Amministrazione comunale di Casacalenda ha celebrato ieri la “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate e l'intitolazione del cippo alla memoria al suo cittadino onorario all’eroe casacalendese della seconda guerra mondiale Sottotenente dott. Michele Montagano", all'epoca dei fatti ufficiale del Regio Esercito, internato militare italiano nei campi di sterminio nazisti in Germania.

La commemorazione inizia alle 10.30 con la celebrazione della santa messa per i caduti di tutte le guerre, presso la chiesa di Maria Santissima del Carmine officiata dal parroco don Ignazio. Al termine del rito religioso, l'assemblea ha costituito un corteo fino al monumento, con le autorità militari, civili e religiose, associazioni combattentistiche e d'arma, Anpi Molise, i Volontari e in testa al corteo i ragazzi della classe 5^ primaria dell'istituto omnicomprensivo statale "Silvio Di Lalla" Casacalenda con il vessillo dell'istituto.

Presenti alla cerimonia la dottoressa Stefania Cavaiola figlia della Medaglia d'Argento al Valor Militare sottotenente Cavaiola dottor Domenico, il Comandante della stazione Carabinieri di Casacalenda maresciallo ordinario Giovanni Montanarella, il comandante della Polizia Municipale di Casacalenda Luogotenente Filippo Di Geronimo, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Larino, il Comandante della Guardia di Finanza di Larino e molti ufficiali, sottufficiali e militari casacalendesi in congedo. 

Giunti in piazza Naracchione, si sono schierati davanti al monumento dei caduti, il Gonfalone del Comune di Casacalenda, i medaglieri e i labari delle associazioni combattentistiche e d'arma, la bandiera della Associazione Combattenti e reduci della storica sezione di Casacalenda, portata dall'alfiere il bersagliere in congedo signor Alfonso Buccigrossi. Il picchetto d'onore schierato era costituito da una rappresentanza del Comando Militare Esercito Abruzzo Molise di Campobasso. Hanno partecipato alla cerimonia una rappresentanza della Croce Rossa Italiana costituita da personale del Corpo Militare Volontario e dal Corpo delle Infermiere Volontarie. La cerimonia è iniziata con l'alzabandiera militare. La corona dall'alloro al Monumento dei Caduti in ricordo dei Militari e le Vittime di tutte le guerre è stata deposta dal Sindaco di Casacalenda dottoressa Sabrina Lallitto accompagnata dal vice prefetto Rossana Tomeo e dal Comandante provinciale dei Carabinieri di Campobasso colonnello Luigi Di Santo. Nel corso della cerimonia viene ricordato che con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 Novembre fu dichiarato Festa nazionale.

Ai Caduti di tutte le guerre, in occasione del 4 novembre e nei giorni immediatamente precedenti, le più Alte Cariche dello Stato rendono omaggio recandosi nei Luoghi della Memoria. Al termine del primo conflitto mondiale, l'Armistizio di Villa Giusti (entrato in vigore il 4 novembre 1918) consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Il primo cittadino di Casacalenda Lallitto nel suo discorso ufficiale si sofferma in particolar modo sul 4 novembre: "in tutta Italia celebreremo la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, un momento per onorare chi ha affrontato il dolore e il rischio della guerra per difendere i valori fondamentali della nostra nazione e chi, con lo stesso onore ha scelto, oggi, lo Stato in questi tempi di pace affinché mai più ci siano conflitti". Prima di scoprire il cippo alla Memoria di Michele Montagano, la sindaka Sabrina Lallitto: "Oggi rendiamo omaggio proprio a lui, un eroe per la nazione e un orgoglio per la nostra terra.

Ricordiamo con particolare emozione una frase che Michele scrisse alla madre appena catturato, in cui esprimeva con coraggio e fierezza il suo legame indissolubile con il nostro Paese: “La mia coscienza di italiano è integra”. Parole potenti, che racchiudono un valore profondo e universale e che parlano a tutti noi, oggi come allora. Il suo coraggio e la sua umanità sono stati ricordati in Parlamento anche dopo l’approvazione della recente legge del 2024, con la quale è stata istituita per il 20 settembre la Giornata Nazionale degli Internati, un momento dedicato alla memoria di chi, come lui, ha vissuto le sofferenze della prigionia. La cerimonia di intitolazione del cippo è stato un momento molto emozionante, quando la Sindaca i figli di Michele Montagano Daniela e Angelo hanno sollevato il tricolore la piazza si è unita in un coro di applausi intorno ai figli dell'eroe casacalendese, la benedizione di padre Ignazio ha consegnato alla storia il cippo dedicato alla memoria del sottotenente Michele Montagano, internato militare italiano nei campo di concentramento e di sterminio nazisti in Germania. Il tenente medico in congedo dottor Michele Danza ha letto la preghiera per la Patria. La maestra Maria Rita Ramaglia ha letta una sua poesia dal titolo "Per Michele Montagano "Ecco la poesia. questi versi mi hanno ossessionato per 2 giorni, girandomi e rigirandomi per la testa finché non li ho scritti...".

A testimonianza che il dottor Montagano Cavaliere di Gran Croce dell'ordine al merito della Repubblica Italiana e Medaglia d'Oro al merito della Croce Rossa Italiana, cittadino onorario di Casacalenda e della città di Campobasso, è stato un eroe della comunità casacalendese, personaggio sobrio, discreto, disponibile con tutti ma soprattutto si è sempre battuto per la pace portando la tua testimonianza nelle scuole, tra i giovani affinché la guerra con le sue atrocità venisse debellata per la risoluzione dei conflitti tra popoli. Michele Montagano prigioniero di guerra che non ha goduto della Convenienza di Ginevra per i prigionieri di guerra, ha subito torture, atrocità di ogni tipo, eroe perché più che giovane ventenne si presentava nei campo di sterminio volontario alla fucilazione per risparmiare la vita ai suoi colleghi che in Patria avevano lasciato mogli e figli. Un uomo disponibile a raccontare le sue traversie ai giovani laureandi che gli chiedevano notizie per le loro tesi. Un ringraziamento va all'ingegnere Antonio Vincelli, già sottotenente del genio Trasmissioni, nipote di Montagano che ha racconto in un libretto ed un opuscolo la figura della zio Michelino. Il paese commosso ringrazia quanti hanno partecipato e dato lustro all'eroe casacaledese.

Giuseppe Alabastro

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