Partiti in conclave nel centrodestra, ma il vero snodo è il confronto col territorio
TERMOLI. Il centrodestra cerca la quadra in vista delle elezioni regionali che in primavera chiameranno alle urne i molisani.
Molte le variabili da considerare, perché una coalizione uscente che volesse conservare le chance di riconferma deve guardare anche a quali siano gli umori sul territorio e non intendiamo con questo soltanto la cittadinanza, ma anche i bastioni istituzionali che quel territorio lo presidiano, i sindaci ad esempio.
Non è affatto un mistero che proprio l’asse degli amministratori locali sarà l’osso più duro per i partiti.
Com’era evidente anche alla vigilia del tavolo di ieri sera che si è riunito nel capoluogo, nomi non se ne fanno ancora in via ufficiali, ma nelle segrete stanze e nei corridoi che contano, pena il venire bruciati in anticipo.
La vera cartina di tornasole sarà inseguire il consenso e l’assenso degli amministratori locali, sindaci e pezzi importanti dell’elettorato moderato, soprattutto nel basso Molise, che vuole tornare a contare per davvero.