TERMOLI. Nell’estate appena trascorsa abbiamo “spinto” la pubblicazione delle foto che immortalavano la bellezza della nostra Termoli.
Grazie al contributo di tanti amici e lettori, siamo riusciti a rappresentarne scorci e momenti suggestivi, forse anche per dare una chiave di volta rispetto ad alcune criticità che sempre sulla homepage di Termolionline facevano capolino.
Avere nel nome di una testata quello della città di riferimento sostanzia un legame indissolubile e come rimarcato anche nell’editoriale con cui abbiamo celebrato assieme a voi il nostro 16esimo compleanno, mai andremo contro il nostro territorio, tutto il contrario.
Così, foto dopo foto, immagine dopo immagine, lo stimolo porta a ulteriori contributi “in picture”, che indaghiamo curiosi come siamo, per apprendere dove nascano.
Oggi ci riferiamo, proponendovele, al 40enne sannita Vincenzo Castelluzzo, bancario di professione, motociclista per passione e fotografo amatoriale per hobby, che con la sua amata reflex Nikon D5600 ha voluto catturare il fascino di Termoli.
Un esempio molto concreto di quanto la realtà adriatica a noi cara lo è altrettanto a chi vive altrove, forse molto di più di qualcuno che in loco non perde occasione per gettarne discredito o non restituirne il rispetto dovuto, ma questa è un’altra storia.
Vincenzo ha candidamente ammesso di essere stregato da Termoli e chi viene da Benevento sa bene il significato di questa parola, portata proprio dal capoluogo del Sannio campano in tutto il mondo.
«Quando possiamo, veniamo volentieri a trascorrere qualche giorno lì», un inno all’accoglienza quel volentieri su cui riflettere molto.
Intanto gli scatti di Vincenzo li portiamo nel cuore assieme a lui, come biglietto da visita in questa prima domenica d’autunno, che vuole traghettare nella nuova stagione l’invito a scoprire, riscoprire o consolidare le frequentazioni sulla nostra riviera.
Ringraziamo Vincenzo per l’attenzione che dedica a Termoli, nel legame storicamente radicato di confini quasi virtuali come il Molisannio.