Da via dei Castagni... a via dei rovi: lo sfalcio del verde urbano resta solo un miraggio
TERMOLI. «Noi paghiamo le tasse come tutti e vogliamo essere tutelati da chi si dovere». Lo afferma, per la terza volta in poche settimane, un residente di contrada Casa la Croce, A. C., che si rivolge ancora una volta a Termolionline, per sensibilizzare chi di dovere, anche in questa fase di limbo e passaggio di consegne tra vecchia e nuova amministrazione.
Di fatto, la Giunta Ferrazzano è cessata nel giorno della proclamazione del nuovo Consiglio comunale e la città merita e necessita di avere al più presto un Governo locale che affronti i problemi che ci sono, tra questi sfalcio e decoro urbano – specie nell’estate ora nel vivo – non sono affatto secondari, tant’è che lo stesso primo cittadino ha ribadito di volersene occupare subito. Bene, si faccia, anzi lo faccia. Anche prima che si nomini l’esecutivo e si insedi l’assise civica. Basta vedere le immagini che ora pubblichiamo, che si riferiscono a via dei Castagni, dove abita il nostro lettore, poche decine di metri rappresentativi della situazione.
«Poco tempo fa feci una segnalazione per erba alta e degrado, ma i professori del verde urbano, se così si possono citare, hanno pulito solo fuori la nostra area praticamente sulle strade, ma nel nostro quartiere nemmeno l'ombra, per cui la situazione è rimasta identica, anzi peggiore ora, dato che l'erba è ovviamente cresciuta, da non poter nemmeno più passeggiare sui marciapiedi, senza calcolare gli animali che circolano in giro.
Qui ci sono bambini, persone anziane e purtroppo anche persone con disabilità; ragion per cui non credo sia questo il modo giusto per gestire il verde nella nostra città. Ci siamo stancati di ripetere sempre la stessa storia ora basta!»
Siamo d’accordo, se nemmeno le segnalazioni vengono prese in carico con la dovuta attenzione, risalente addirittura allo scorso 29 maggio, si devono rivedere molte cose nella gestione del verde urbano, capitolato d’appalto peraltro in regime di prorogatio, affidato ancora fino al nuovo appalto al consorzio Stabile Terra.
Un suggerimento, nella tarda primavera, per il futuro, ovviamente, andrebbero considerati i doppi turni, sfruttando l’ampia fascia oraria che la luce del giorno permette, altrimenti staremo sempre a rincorrere con la sindrome della coperta corta.