Flessibilità produttiva è l'ancora di salvezza dello stabilimento, la strategia reversibile di Stellantis

Prospettive ven 11 ottobre 2024
Editoriale di Emanuele Bracone
2min
Lo stabilimento Stellantis di Termoli ©Termolionline.it
Lo stabilimento Stellantis di Termoli ©Termolionline.it

TERMOLI. Il futuro dello stabilimento di Termoli si lega alle sue peculiarità principali, quelle legate alla flessibilità, che nei 5 decenni ormai di attività hanno contrassegnato la storia prima delle meccaniche e poi, si spera, farà altrettanto con l'elettrico. Staremo a vedere.

Una cosa è certa, l'aspetto strategico più importante è l'affiancamento in prospettiva delle produzioni endotermiche accanto alla batteria, una sorta di vaso comunicante, come nel passato lo erano due tipologie di cambi e alcune versioni dei propulsori, a cui poi abbinare anche la capacità di turnazione reversibile, che dal 2003 in avanti fu un fiore all'occhiello dell'organizzazione del lavoro post alluvione.

Un po' di esperienza a riguardo l'abbiamo fatta, giacché seguiamo ciò che avviene a Rivolta del Re (oggi viale Giovanni Agnelli) da quasi 5 lustri.

Così, quella flessibilità e capacità di adattamento ritorna a bomba, nelle parole del Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, in audizione oggi nel Parlamento italiano. Scegliere siti produttivi come quello bassomolisano, dove all'occorrenza anche ritornare a credere nella motoristica tradizionale, qualora l'Europa corregga le regole d'ingaggio della transizione ecologica, è funzionale a una ciambella di salvataggio a cui aggrapparsi in un quadro depressivo dell'accessibilità alla mobilità full green (O Bev).

Per Tavares: «E' stato molto importante aver avuto l'opportunità di dialogare con i rappresentanti del Parlamento italiano, e di rispondere alle loro numerose domande: un modo utile per far chiarezza sul particolare momento che l'industria automobilistica sta attraversando. Di questa opportunità ringrazio chi ha chiesto e lavorato per costruirla. È comprensibile che questo momento "darwiniano" per l'auto generi domande e interrogativi. Utile è quindi stato ribadire in modo chiaro che Stellantis ha un piano strategico e un piano industriale per ogni stabilimento italiano, cosi come comunicato alle organizzazioni sindacali il 27 maggio scorso, a Torino. Gli scenari che si possono aprire sono tanti: la nostra tecnologia e le nostre professionalità ci consentiranno di dare le migliori risposte. Ma per consentire questo dovremo avere la certezza di stabilità nelle regole e di giuste condizioni per competere, in un contesto che aiuti la domanda dei consumatori a crescere. C'è quindi bisogno di un dialogo franco fra tutti gli attori, rispettoso e trasparente e sono certo che lo stiamo costruendo tutti con serietà e impegno. Per questo sono ansioso di continuare il confronto che è stato avviato oggi in Italia».

Lo stabilimento di Termoli, secondo la lettura dell'amministratore delegato, non risente (o risentirà) dei ritardi della Gigafactory, perché l'impianto continuerà a produrre in modo sostenuto motori ibridi fino a quando non salirà l'elettrico.

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