La svolta del Punto nascita deve trainare il rafforzamento dell'intero San Timoteo
TERMOLI. Pensiero e azione. Quello che dovrà caratterizzare il programma di rilancio del Punto nascita di Termoli, che dal primo novembre è guidato dal nuovo primario Vincenzo Biondelli.
In occasione dell'insediamento, il ginecologo proveniente dall'ospedale San Pio di Vasto dichiarò l'importanza di puntare a obiettivi strategici come quello della formazione e del voler fare squadra in tutto il Molise.
L'attesa era quella per l'avvio di un corso che potesse alzare l'asticella in sala operatoria, come avrà luogo oggi con la laparoscopia, ma al di là del dato specifico, è il segnale di continuità rispetto a quanto proclamato appena 3 settimane fa e questo è importante.
L'obiettivo di medio e lungo periodo, oltre a implementare le attività, sarà quello di continuare l'opera di fidelizzazione del territorio, per far riacquistare fiducia soprattutto da parte delle donne, per la scelta di "timbrare" col codice anagrafico L113 i futuri nascituri, scegliendo il San Timoteo come luogo dove far venire alla luce i propri figli.
Ma occorrerà anche proseguire nell'opera di rafforzamento di tutto l'ospedale, perché è fondamentale collegare tra loro i reparti, specie laddove funzionali tra loro, per invertire la tendenza. Da qui, la questione del commissariamento è davvero dirimente, liberare dai lacci del tavolo tecnico la possibilità di investire sul personale, rendendo davvero attrattivo il presidio di viale San Francesco.
Le notizie che giungono dai reparti, in talune corsie, non sono tutte del medesimo tenore, invece, occorrerebbe che l'inerzia fosse la stessa, ne va anche dell'umore degli stessi medici e operatori. A questo sono chiamati i livelli politici, oltre che i vertici di Asrem, struttura commissariale e Regione, per le loro competenze, che in parte il commissariamento "espropria".