Palata, celebrazione eucaristica per il nuovo anno scolastico
PALATA. Domenica 7 ottobre presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria La Nova in Palata si è tenuta la Santa Messa di inaugurazione del nuovo anno scolastico.
A far da attori principali tutti i bambini e i ragazzi frequentanti la scuola di Palata.
La direzione scolastica, rappresentata dalla dirigente scolastica dott.ssa Giovanna Lattanzi, i bambini, gli insegnanti e il personale non docente, le catechiste e le autorità civili, con rappresentanza da parte del sindaco Michele Berchicci, hanno ricevuto, con grande affetto, la benedizione del parroco Don Elio Benedetto, che ha celebrato la Santa Messa di inizio anno scolastico.
Tutta la cerimonia religiosa è stata contornata da un’atmosfera altamente educativa, poiché i bambini sono stati contornati da tutte le figure del sistema educativo.
Infatti, l’omelia è stato un trattato pedagogico in cui il parroco don Elio ha saputo racchiudere, in breve, il significato dell’educazione dei bambini, i quali hanno il diritto a far parte integrante di un complesso costituito dalle famiglie che operano con organismi civili e religiosi. Il parroco ha esordito con parole di grande senso pratico e ha sottolineato l’importanza per i bambini di avere docenti con grande sentore e acume per istruire e adottare tutte le strategie per essere guidati ad essere persone capaci di “imparare ad imparare” nella vita. Per questo un ricordo particolare alla scuola di Barbiana di Don Lorenzo Milani esempio di grande risorsa pedagogica.
E da questo ricordo don Elio ha ribadito 2 concetti importanti :
1) la scuola è sinonimo di apertura alla realtà. Andare a scuola significa aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, delle sue dimensioni. Gli insegnanti sono i primi che devono rimanere aperti alla realtà. I ragazzi capiscono, hanno “fiuto”, e sono attratti da insegnanti che hanno un pensiero aperto, “incompiuto”, che cercano un “di più”, e così contagiano questo atteggiamento agli studenti.
2) la scuola è un luogo di incontro. E noi oggi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per camminare insieme. Questo fa pensare a un proverbio africano tanto bello: “Per educare un figlio ci vuole un villaggio”.
Durante l’offertorio tutti i bambini hanno portato dei simboli scolastici e, successivamente, sono stati invitati sull’altare, in cerchio, insieme alla dirigente, alle insegnanti presenti per la benedizione dei diari, segno emblematico del lavoro scolastico.
La celebrazione è terminata con una foto di gruppo per rendere memoria della giornata che ha visto l’impegno della parrocchia verso la componente scolastica.