Il Nautico di Termoli celebra la Giornata dei Giusti
TERMOLI. Nell’Istituto Tecnico Nautico e per Geometri “Ugo Tiberio” di Termoli, grazie al sostegno della dirigente scolastica Ida Iuliani, del comandante Francesco Massaro, del Comandante in seconda e dei suoi stretti collaboratori, la classe IV A CN ha ricordato la “Giornata europea dei Giusti dell’umanità” dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.
Così come previsto dalla Legge del Parlamento italiano con la legge n. 212 del 20 dicembre 2017 si individuano nelle Istituzioni scolastiche le sedi privilegiate per l’educazione e la formazione per far conoscere alle giovani generazioni le storie di vita dei Giusti, a renderli consapevoli di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l'ingiustizia, a favore della dignità e dei diritti umani, in difesa del valore della verità.
Gli alunni del Tiberio insieme alla docente professoressa Barbara Mammarella hanno ripercorso idealmente i luoghi e studiato le tappe fondamentali che hanno portato al 10 maggio 2012 quando il Parlamento Europeo ha ufficialmente istituito la Giornata dei Giusti. L'Italia la festeggia quest'anno per la seconda volta dopo il via libera di dicembre del Senato ed è stato il primo Paese europeo ad aderire ufficialmente all'iniziativa.
La classe del Tiberio ha ascoltato con partecipazione anche le parole di Gabriele Nissim, fondatore di Gariwo e autore del libro sulle storie dei Giusti nel mondo 'Il bene possibile', che in un’intervista ha detto:
«Ho un'idea molto ottimista degli esseri. I Giusti hanno insegnato che in ogni circostanza ci si può assumere la propria responsabilità. In fondo il mondo dipende sempre da noi e possiamo sempre fare la differenza. Anche nelle circostanze più difficili e disordinate che si vivono nel mondo, nel nostro Paese, in Europa, si possono fare degli atti inaspettati, capaci di spingere la Storia in un'altra direzione».