Fotografia, musica e impegno civile: torna l'atteso festival Poietika
CAMPOBASSO. «La parola che arde è il tema che ci attende tra Aprile e Settembre, tra Campobasso e l’intero territorio regionale. Una lunga scia luminosa alimentata da scrittori, fotografi, economisti, musicisti, filosofi, poeti ed attivisti, da loro tenuta viva anche quando il buio sembra essere più cupo. Corroborata da chi ha covato il sacro fuoco e conosce bene il sigillo che la fiamma ha impresso sulla carne. Perché ora più che mai c’è necessità di un’arte che scruti il mondo senza veli e senza schermi, che dica il mondo da dentro le sue bende. Un’arte che sia argine e testimonianza di umanità, anche quando dell’umanità appaiono soltanto i brandelli». Sono le parole di Valentino Campo, direttore artistico di Poietika, illuminanti e perfette per introdurre il tema della V Edizione della rassegna che si terrà dall'8 al 16 aprile al Teatro Savoia di Campobasso, seguita da quella estiva dedicata alla musica, Sonika Poietika, nei più suggestivi borghi molisani. Una V Edizione - tenacemente voluta dalla Regione Molise e dalla Fondazione Molise Cultura, incentrata sulla parola che arde.
Questa mattina la presentazione presso il Palazzo Gil di Campobasso alla presenza del presidente della Regione Molise Donato Toma, dell’assessore al turismo e alla cultura Vincenzo Cotugno, del presidente di FMC Antonella Presutti e del direttore artistico Valentino Campo.
«Un percorso rivoluzionario che noi abbiamo accolto a braccia aperte - ha dichiarato il presidente Toma – un festival che contiene parole magiche come contaminazione e globalizzazione. Un variegato arcobaleno di cultura che porta il Molise fuori dai confini regionali e porta il mondo dentro il Molise. Poietika è la parola che arde, che arde le anime, che arde i cuori, sono molto contento perché il tutto rientra perfettamente nelle linee programmatiche sposate in questo progetto dalla Fondazione Molise Cultura.»
«Una manifestazione che ha portato il Molise fuori dai confini regionali – ha sottolineato l’assessore Vincenzo Cotugno – per noi è fondamentale la condivisione. Lo stiamo facendo con il piano strategico del turistimo, lo stiamo facendo con i tavoli tematici che sono estremamente partecipati ed entro maggio scriveremo il vero piano del turismo e della cultura in questa regione per i prossimi cinque anni, condividendolo con il territorio. Quello di Poietika è il luogo ideale per il dibattito tra il locale e il globale, tra il Molise e il Mondo.»
Infine l’intervento del presidente della Fondazione Molise Cultura, Antonella Presutti. «Poietika giunge ala quinta edizione diventando uno dei festival più importanti a livello nazionale ed internazionale. Tutto ciò è stato possibile investendo sulle professionalità locali. Sull’Espresso è stato scritto nei giorni scorsi che la cosa straordinaria è che Poietika si svolga in Italia e in Molise. Poieitika rivolge lo sguardo al territorio perché siamo assolutamente convinti che attraverso la cultura il nostro territorio può essere veicolato a livello nazionale e mondiale. Il Molise deve essere portato fuori dal Molise perché ha tanto da offrire e il resto del mondo deve entrare in Molise come sta accadendo, in questo momento, con la mostra di Steve McCurry che registra una presenza davvero significativa di visitatori che vengono da altre realtà e che toccano con mano la nostra regione.»
Di seguito il programma completo:
Lunedì 8 Aprile inaugura la rassegna Salvatore Natoli con la Lectio magistralis “Dire la verità”: Natoli - ordinario di filosofia teoretica presso la Facoltà di Scienze della formazione dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca - rifletterà sulla necessità rivoluzionaria di esprimere la verità per scardinare l’ipocrisia in una società nella quale contano sempre di più la carriera, il potere, il denaro, l’apparire ancora più dell’essere.
Martedì 9 il primo degli appuntamenti internazionali: Vandana Shiva, in una conversazione con il giornalista Stefano Liberti. L'attivista e ambientalista indiana, presidente di Navdanya International, è una voce alta e forte che denuncia ciò che sta accadendo nel mondo: lo sfruttamento della terra, la questione climatica e ambientale, le biodiversità e l'alimentazione; una testimonianza contro le minacce e gli interessi delle multinazionali.
Mercoledì 10 ancora una figura femminile, anch'ella di risonanza mondiale: Letizia Battaglia, che dialogherà con Gianna Piano. Un incontro sulla fotografia intesa come atto di denuncia contro le ingiustizie: una donna dietro l’obiettivo per rendere testimonianza e raccontare gli ultimi e gli indifesi.
Giovedì 11 di nuovo fotografia e impegno sociale al Palazzo Gil Pino Bertelli - figura chiave del neosituazionismo, fotografo, saggista, regista e critico cinematografico - terrà un incontro sul ruolo della fotografia sociale. Lo stesso Bertelli, durante tutto lo svolgimento della rassegna, curerà l'iniziativa "Poietika messa a fuoco da Pino Bertelli. I volti e i luoghi di Poietika fissati nei suoi scatti".
Venerdì 12 è il turno di Jason Hickel in una conversazione con il prof. Alberto Pozzolo, ordinario di economia politica presso l’Università degli Studi del Molise. L'antropologo inglese, che ha insegnato alla London School of Economics e in prestigiose istituzioni internazionali, affronterà il tema della dicotomia tra Paesi ricchi e poveri, la povertà alimentata da chi ha tutti gli interessi perché sussistano tali differenze.
Immancabile l'appuntamento musicale, in esclusiva per Poietika: l'unica data italiana del nuovo tour di Wim Mertens sarà quella del Teatro Savoia, sabato 13 aprile. L'autorevole compositore e pianista belga si esibirà con il violinista Nicolas Dupont in un viaggio in bilico tra ricerca e dialogo, tra cultura alta e popular.
La parola torna protagonista negli ultimi due incontri, con altri due altissimi profili internazionali. Lunedì 15 Aprile Nedim Gursel dialoga con il poeta Jean Portante. Nonostante sia stato processato per blasfemia dal governo turco, Gürsel continua la sua testimonianza all'insegna della modernità, dell'eguaglianza e della libertà: il fuoco della parola è sempre vivo e continua ad ardere incessantemente.
Straordinario il finale di martedì 16 che vedrà di nuovo sul palco del Teatro Savoia Jean Portante, in dialogo con Raul Zurita. Il poeta di Santiago del Cile - Premio Nacional de Literatura (de Chile) nel 2000 - simboleggia la Parola resiliente e necessaria. Torturato e condannato dal regime di Pinochet, Zurita ha continuato a testimoniare con la parola poetica e con le sue performance la situazione cilena dopo il golpe del 1973. La sua parola è argine e fiamma viva.