Day after a Rivolta del Re, «Non ammettiamo ripensamenti sulla gigafactory»

La scossa gio 20 gennaio 2022
Lavoro ed Economia di La Redazione
2min
Fca a Termoli ©TermoliOnLine
Fca a Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. Commenti a raffica sulla visita di Carlos Tavares allo stabilimento Stellantis di Termoli.

«L’Ugl ritiene necessario che il Governo Italiano intervenga nel chiarire la posizione anche dello stabilimento molisano dove oggi i 2.400 dipendenti mentre entrano ed escono dalla cassa integrazione, l’Ad fa sapere che quell’investimento è ancora in bilico – le parole del leader nazionale Antonio Spera - nelle dichiarazioni di Tavares abbiamo registrato tanti timori che l’investimento di Termoli annunciato a luglio possa richiedere altro tempo. Come Ugl – prosegue Spera, segretario generale del sindacato - chiediamo al Governo di essere convocati urgente per avere un confronto e chiarimento sulla gigafactory e per avere un quadro completo e soddisfacente sul perché la costruzione non si è conclusa positivamente a 7 mesi dall’annuncio.

Per il segretario provinciale UglM Campobasso, Domenico Guida, «Sensibilizziamo la politica regionale affinché intervenga a livello Governativo facendo leva su quanto si era già stabilito per il nostro territorio, al fine di sgombrare tutti i dubbi e le perplessità innescate dall’Ad nelle sue dichiarazioni odierne. Siamo preoccupati – concludono Spera e Guida – poiché incontrando i sindacati, il manager ha detto che il sito è “idoneo” ma non ha confermato l’investimento nella gigafactory, riservandosi di fornire i dettagli durante la presentazione del piano industriale del gruppo prevista a marzo. Come Ugl Metalmeccanici temiamo, nel caso la scelta non fosse confermata, ripercussioni sui livelli occupazionali».

«Persistono incertezze su Termoli e su tutti i siti italiani, e dal Governo il silenzio è assordante – per la Fiom-Cgil - dopo l'annuncio a luglio dello scorso anno sull'individuazione dello stabilimento di Termoli per la terza Gigafactory di Stellantis in Europa, ribadito che sono ancora in corso valutazioni e confronti con il Governo. L'incertezza sul futuro occupazionale e produttivo dello stabilimento si colloca in un clima più generale di preoccupazione per tutti i siti, anche in virtù dell'intervista rilasciata dallo stesso Amministratore Delegato sulle prospettive degli stabilimenti in Italia. Preoccupano, inoltre, il silenzio e la scelta del Governo di non aprire alcuna interlocuzione sindacale e di non intervenire a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori del settore automotive, che nel territorio di Termoli e più in generale nel nostro Paese è parte fondante dell'economia e dell'occupazione». Infine, la Fismic-Confsal: «Come sindacato italiano abbiamo da tempo posto al governo la questione degli incentivi e la necessità di concludere la più presto la discussione sulla Gigafactory di Termoli. Non ammettiamo nessun ripensamento sulla sede che deve essere Termoli».

Lo afferma Roberto Di Maulo, segretario generale. «Per quanto riguarda i costi delle fabbriche italiane ribadiamo che l'Italia è centrale nel sistema manifatturiero di Stellantis mondo, ma che siamo disponibili ad aprire dei tavoli di confronto reale e non a mezzo stampa», ha aggiunto Di Maulo.



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