Comitato europeo Stellantis, Laviano: «Alziamo l'asticella delle relazioni sindacali»
TERMOLI. La partita Stellantis si gioca su più tavoli, sindacalmente parlando s’intende. Col player ormai globale, dopo la fusione tra Psa e Fca, incontri si svolgono anche in Francia, naturalmente. Alla vigilia della diffusione dei dati di bilancio del primo trimestre 2022 e alla vigilia dell’incontro che ha segnato la firma del nuovo contratto di solidarietà allo stabilimento di Rivolta del Re, negli scorsi 3 e 4 maggio, a Poissy, presso il ‘Centre d’Expertise Métiers et Régions’ di Stellantis si è dato finalmente al via il negoziato per trovare l’accordo sulla costituzione del nuovo Comitato europeo aziendale del gruppo Stellantis. Centrale non disperdere il lavoro fatto nei precedenti anni e di trarre vantaggio dalle migliori proposte dagli accordi Cae già istituiti e gettare così le basi ad un importantissimo dialogo sociale a livello Europeo, e non solo, del colosso Stellantis.
Protagonista della trasferta transalpina il leader della Fim-Cisl molisano, Marco Laviano: «Come tutti ben sappiamo il mondo automotive è travolto dalla grande spinta al processo di decarbonizzazione dovendo gestire la transizione energetica ed il processo che porterà nell’immediato futuro all’elettrificazione delle nostre auto, che così come dichiarato dall’amministratore delegato Tavares entro il 2030 dovrà prevedere il 100% delle produzioni di autovetture Bev in Europa.
Per questo, per la rapida dinamica con cui il gruppo Stellantis dovrà cambiare le strategie dei mercati e delle produzioni, per come dovrà gestire gli asset dei vari stabilimenti dislocati in Europa e per come dovrà governare un processo di cambiamento epocale, visto le finalità del Cae e dei suoi obiettivi per la Fim-Cisl poter raggiunger un accordo in breve tempo, e non attendere il prossimo triennio, è di fondamentale importanza. Tra gli ambiti e le competenze del Cae Stellantis la comunicazione di informazioni ai membri del comitato aziendale Europeo deve in ogni caso riguardare sia la struttura che la situazione economica e finanziaria, lo sviluppo delle attività e della produzione, quello delle vendite dell'impresa o di gruppi considerate di dimensioni comunitarie. Importantissimo che venga tenuto in considerazione anche lo stato e il probabile sviluppo degli investimenti, i cambiamenti essenziali nell'organizzazione mediante introduzione di nuovi metodi di lavoro o processi produttivi, misure di tutela ambientale, fusioni o ridimensionamenti di imprese, stabilimenti o divisioni importanti di esse. Tra i pilastri che dovranno sostenere il nuovo accordo come Fim Cisl ribadiamo che La Direzione Centrale dovrà sempre informare e consultare il Cae Stellantis su tutte le questioni transnazionali europee che riguardano tutto il gruppo, sicuramente nel perimetro Europeo così come definito dalla normativa Olandese (al quale Stellantis fa riferimento) ma secondo noi iniziare ad utilizzare il termine Europa Allargata e accettare, visto la grandissima influenza economica e sociale che la produzione del nuovo gruppo esercita, i paesi che sono candidati ad entrare nell’Unione europea come ad esempio Turchia (con lo stabilimento di Tofas a Bursa ) e la Serbia (con Kragujevac), così come il Regno Unito visto gli investimenti che Stellantis sta portando avanti sui veicoli commerciali leggeri.
Nella composizione del futuro Cae l’Italia giocherà la sua parte e si ritaglierà sicuramente il suo spazio visto il grande impatto che gli stabilimenti Stellantis ex Fca rappresentano anche nel numero di dipendenti che essa porta in dote. Per questo che, come Fim-Cisl, siamo soddisfatti che i lavori di costituzione del Cae siano partiti e soprattutto di poter ricoprire un ruolo da protagonisti. Con orgoglio, mi è stato assegnato l’onere ma soprattutto l’onore di entrare a far parte della “Delegazione Speciale di Negoziazione” (Snb), difatti allo stato attuale l’Italia ha diritto a 4 posti, e di esser stato nominato anche, nella due giorni come uno dei 4 membri del Comitato Ristretto, il quale avrà non solo il compito di coordinare ed informare tutti i delegati della Snb, partecipare attivamente alla preparazione della bozza di accordo e anche di avviare discussioni con la direzione generale di Stellantis. A prescindere dal ruolo impegnativo e di notevole responsabilità assegnatomi, io ritengo che la nostra presenza e attiva partecipazione, come Fim-Cisl e dei sindacati italiani tutti, sia di fondamentale importanza per il nostro stabilimento, visto anche l’imminente opera di realizzazione di quella che sarà la terza Gigafactory in Europa e l’unica in Italia per il gruppo Stellantis da parte di Acc. Al primo appuntamento come era lecito aspettarsi si è giocata la classica partita a scacchi, la proposta di accordo presentataci dalla direzione generale presente al tavolo e guidata da Mr. Franck Bernard non ha soddisfatto del tutto o quasi niente le nostre aspettative, e per questo che dopo una due giorni di intenso lavoro a maggioranza assoluta tutti membri della delegazione presenti al tavolo hanno deciso di rigettare la bozza di accordo di rinviare al prossimo 27 giugno 2022 a Torino il secondo incontro, dove porteremo noi, questa volta, una nuova proposta di accordo Cae Stellantis».