«Pronti a tutto (o quasi)», protesta sempre più dura della marineria
TERMOLI. Si annuncia per le 15 il sit-in di protesta al porto di Termoli, dopo la riunione preparatoria, dai toni forti e accesi, di questa mattina nell’assemblea degli armatori.
Non solo l’Adriatico, l’intera marineria italiana è in stato di agitazione e ferma agli ormeggi, a causa delle conseguenze del caro gasolio e non solo.
Il pesce fresco manca dallo scorso fine settimana, proprio a tal riguardo gli stessi armatori mettono in guardia i consumatori, esortandoli a fare attenzione a comprare il pesce in questi giorni di fermo, perché potrebbero farvelo passare per fresco e invece è pesce che potrebbe essere di provenienza dubbia oltre che essere congelato.
Il sit-in delle 15 è finalizzato a bloccare l’accesso al porto, nei modi previsti dalla legge andrà avanti ad oltranza finché non ci saranno soluzioni positive al problema, domani invece alle 18 lungo il percorso portuale si terrà un flash mob che si concluderà davanti al mercato ittico. Alla domanda che se non arriveranno quanto prima risposte concrete dal governo ci sarà anche la possibilità di passare da una protesta consapevole e non forte anche ad una anche più dura Paola Marinucci non ha risposto ma ci ha salutati con un sorriso che valeva più di qualche risposta.