Gigafactory, il vertice Stellantis di Roma chiama il confronto con Acc

Road map mer 29 giugno 2022
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Gigafactory, il vertice Stellantis di Roma chiama il confronto con Acc ©TermoliOnLine
Gigafactory, il vertice Stellantis di Roma chiama il confronto con Acc ©TermoliOnLine

TERMOLI. Un vertice chiama l’altro sul progetto di Gigafactory Stellantis a Termoli e il segretario nazionale della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, ha ribadito: «Servono le tutele e le garanzie per governare tutta la transizione. Abbiamo acquisito un risultato importante, a regime l’occupazione si assesterà a circa 2 mila occupati con la partenza del terzo modulo previsto entro il 2030. Fino a quella data ci sarà tutta la fase di transizione, nella quale si interverrà con ammortizzatori sociali e formazione professionale.

Per noi ə fondamentale che vengano assunte tutte le garanzie necessarie per la tutela occupazionale e favorire il processo di tutela delle professionalità, che inevitabilmente cambieranno. Sarà necessario da parte nostra aprire un confronto con la futura Acc al fine di garantire le condizioni occupazionali, salariali e professionali che Stellantis nell’incontro ci ha assicurato. Dal nostro punto di vista è necessario coinvolgere tutte le istituzioni, a partire da quelle territoriali per avere le garanzie di utilizzo degli ammortizzatori necessari per accompagnare tutto il processo di transizione. Dal 2024 inizierà la prima fase della transizione verso la Gigafactory, che per effetto combinato della cessazione delle produzioni cambi, prevista nel 1° quadrimestre 2024 e la flessione prevista dei motori endotermici Fire, prevederà una punta nel 2025 di circa mille persone che saranno coinvolte nell’utilizzo di ammortizzatori sociali. Verso la fine del 2024 inizierà la fase di addestramento e formazione, anche utilizzando su base volontaria la possibilità di eventuali trasferte. La produzione nello stabilimento di Termoli inizierà all’inizio del 2026 con la produzione del primo modulo, dei tre previsti entro il 2030, che a regime consentiranno di occupare circa 2 mila lavoratori.

A partire dalla fine 2025 e con la partenza produttiva del primo modulo, inizierà l’assorbimento della forza lavoro più consistente. Le fasi previste si svilupperanno in questi termini: da Gennaio 2023: acquisizione aree libere e del fabbricato di Termoli 2, che contestualmente continuerà ad essere utilizzato da Stellantis Termoli per la produzione cambi fino al primo quadrimestre del 2024; da ottobre 2023 inizieranno i primi lavori su aree libere per la costruzione del fabbricato dove verrà sviluppato il primo modulo e l’unità di pannelli solari per la produzione di energia elettrica; dal 1° quadrimestre 2024 cessazione della produzione dei cambi; da gennaio 2025 sarà dedicato all’installazione degli impianti necessari per la futura produzione; inizieranno le prime fase di inserimento di personale Stellantis alla fine del 2024. l’inizio attività di Acc con acquisizione parte del personale nel 2024 prime persone di Fca Termoli; da gennaio 2025 iniziano la realizzazione sul fabbricato Termoli 2, degli altri due moduli che in termini di previsione partiranno nel 2028 e 2030. La produzione dei motori Fire continuerà fino alla fine 2026. Le attuali produzioni dei motori su Termoli 3, continuerà la produzione fino allo stop dei motori endotermici. Da gennaio 2026 inizierà la produzione nel primo modulo. Il processo di transizione dovrà essere governato con la massima attenzione, individuando con Acc di tutte le garanzie contrattuali. Al tal fine abbiamo chiesto a Stellantis di impegnarsi quanto prima a fissare un incontro con Acc».

Scenari analizzati anche da Gianluca Ficco, della Uilm nazionale. «La riconversione della fabbrica di meccanica di Termoli in una gigafactory è un obiettivo per cui ci siamo battuti fortemente, per assicurare un futuro a 2.000 lavoratori che altrimenti sarebbero stati colpiti dalla messa al bando dei motori endotermici. Ora però si pongono delicati problemi di tutela dei lavoratori per cui chiediamo di iniziare un confronto: occupazione, salario e ambiente sono la nostra priorità», che si è espresso congiuntamente con Francesco Guida, segretario della Uilm di Termoli. «La discussione iniziata oggi con Stellantis – spiegano Ficco e Guida – parte da un assunto importante, vale a dire che la Gigafactory, realizzata dalla joint venture Acc, a regime porterà occupazione a circa 2mila persone e quindi potenzialmente sarà in grado di riassorbire tutti i lavoratori attualmente impegnati nelle produzioni di motori e di cambi.

Ma il percorso purtroppo sarà lungo e per sua natura dovrà coinvolgere sia i Ministeri competenti sia la joint venture Acc, che come noto è formata dalla stessa Stellantis, da Total e da Mercedes. Inizia un delicato confronto sindacale – concludono Ficco e Guida – che ha quattro obiettivi: assicurare formalmente che Acc dia occupazione a tutti i lavoratori attualmente impiegati a Termoli, prima di cercare le professionalità sul mercato; riconoscere continuità contrattuale, salariale e normativa nel passaggio da Stellantis ad Acc; garantire gli ammortizzatori sociali necessari per preservate l’occupazione nella fase di passaggio dalle vecchie alle nuove produzioni; definire congrui trattamenti di trasferta e forme di sostegno al reddito durante il periodo rispettivamente di formazione all’estero e di scarico di lavoro. Per quanto concerne l’indotto, potrebbe essere necessario un confronto con Acc specifico anche in sede regionale». 

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