«Rinnoviamo il contratto Stellantis per difendere il salario degli operai»
TERMOLI. Si è discusso anche del rinnovo contrattuale in casa Stellantis, alla Cala Sveva beach club, dove si è riunito l'attivo delegati Stellantis di Abruzzo e Molise, proprio in preparazione della trattativa sul Ccsl. «La sostenibilità di una transizione lavorativa e sociale attraverso il rafforzamento e il rinnovo del Ccsl», la matrice dell'incontro, con Lucio Pietrongolo, Domenico Bologna, Stefano Boschini, Marco Laviano, Amedeo Nanni e le Rsa di Sevel, Fca Termoli, Fca Atessa e Magneti Marelli Sulmona. L’obiettivo: rinnovare entro la scadenza del 31 dicembre 2022 per difendere il salario, come sottolineato ieri dal tandem di vertice della Fim-Cisl nazionale, Roberto Benaglia e Ferdinando Uliano.
Con la convocazione del coordinamento nazionale Fim dei gruppi Stellantis, Cnhi, Iveco, Marelli e Ferrari si è completata la “Road Map” per la preparazione della futura piattaforma delle richieste per il rinnovo del contratto collettivo Ccsl, che ha previsto un forte coinvolgimento e partecipazione delle oltre 250 rappresentanze sindacali, che operano negli stabilimenti e negli enti-uffici delle varie società dell’ex gruppo Fiat. Oltre agli incontri nei vari Plant e Uffici, sono state attivati quattro incontri nazionali di confronto con tutte le Rsa e segretari responsabili sindacali dei vari territori. Incontri di ascolto e confronto sono stati necessari per costruire e raccogliere le istanze e le richieste proveniente dalle lavoratrici e dai lavoratori nei vari stabilimenti, enti e uffici. I contenuti elaborati saranno un fondamentale contributo per il confronto che verrà attivato con le altre organizzazioni sindacali.
Si sono analizzati e formulate proposte sui vari temi del Ccsl: minimi salariali, premio di risultato, indennità e maggiorazioni, orario, smart-working, conciliazione tempi di vita e lavoro, welfare, assistenza sanitaria Fasif, previdenza, salute e sicurezza, formazione e inquadramento professionale, stabilizzazioni dei contratti in somministrazione e a tempo determinato, part-time, relazioni e diritti sindacali ecc. «Emerge con forza la necessità di un forte intervento retributivo al fine di difendere il potere di acquisto del salario, messo sotto attacco dal forte aumento dei prezzi che sta determinando forte perdite economiche sulle retribuzioni dei lavoratori e lavoratrici – ribadiscono Benaglia e Uliano - per la Fim-Cisl è indispensabile procedere al confronto e al negoziato in tempi rapidi al fine di concludere positivamente con un accordo prima della scadenza del 31 dicembre 2022, ed ottenere i miglioramenti salariali e normativi dal primo gennaio 2023.
È pertanto necessario presentare la piattaforma delle richieste insieme alle altre organizzazioni sindacali entro il mese di settembre 2022. È altrettanto necessario, durante la fase di rinnovo del Ccsl, procedere alla messa in sicurezza dei livelli occupazionali ed ottenere le garanzie di prospettiva e di sviluppo per tutte le realtà aziendali italiane.
Il settore della mobilità è fortemente coinvolto da una transizione e da una trasformazione che necessita di risorse, nuovi diritti e strumenti necessari per difendere le lavoratrici e i lavoratori del settore. La mobilità deve essere sostenibile sia sul piano sociale che ambientale e questo è l’obiettivo che la Fim-Cisl sta perseguendo nella sua azione ai vari livelli, verso le aziende e le istituzioni».