Picco produttivo allo stabilimento Stellantis, in arrivo a Termoli 400 trasfertisti da Melfi
TERMOLI. Mesi decisivi per delineare le prospettive future dello stabilimento Stellantis di Termoli.
Tra tre giorni, alla Regione Molise, il governatore Roberti incontrerà le parti sociali metalmeccanica. Ma l'attualità industriale alla ripresa settembrina dopo la pausa estiva porta novità sostanziali.
«C’è una salita produttiva in tutti i reparti, che dovranno essere gestiti con l’organizzazione di 20 turni settimana per un periodo piuttosto lungo, nelle aree Premium di Gme e Gse. Attualmente Termoli ha preso l’eredità dei motori che prima si facevano in Polonia (GSE 1.0 Firefly). Inoltre, dovrà dare un grosso supporto agli Stati Uniti, con i motori 2.0 Gme per il 2024 ne sono previsti circa 600.000 (Termoli ha una capacità di circa 250mila pezzi). Il motore Maserati V6 continua il trend positivo. Così come non sembra mollare il vecchio Fire che quest’anno ha toccato le circa 150.000 unità e il prossimo anno dovrebbe scendere di poco», ci ha riferito il segretario regionale della Fim-Cisl, Marco Laviano.
«Sono previsioni che erano nell’aria già da un po’ attendevamo solo il momento, complice anche il rallentamento dei mercati BeV o ibrido visti i costi dell’energia. Per questo motivo Termoli non ha organico sufficiente e dovrà farsi aiutare dai trasfertisti, circa 400 da Melfi. La coperta è corta purtroppo, mancano professionalità disponibili sui 3 turni e senza limitazioni che impediscano di lavorare sulle catene di montaggio, se gli altri stabilimenti non avessero dichiarato esuberi probabilmente oggi si potevano dare opportunità ai somministrati del posto. Sappiamo che comunque è una situazione di transito, entro giugno i circa 250 addetti dell’area cambi comunque dovranno essere ricollocate sui motori… e speriamo di ottener accordo con Acc», ha ribadito Marco Laviano.