Centinaia di coltivatori e agronomi scoprono l'olivicoltura a parete
TERMOLI. Olivicoltura a parete, riscontro notevolissimo sabato scorso per l’incontro che ha portato sul territorio questa esperienza innovativa.
Organizzato dal vivaio “Verde Molise” di Alessio Pezzoli, presso l’auditorium del Cosib di Termoli. Nel corso dell’evento, moderato dalla collega Tiziana Cucaro, esperti del settore si sono confrontati su vari aspetti dell’olivicoltura a parete: dalla tipologia di impianto alla gestione della chioma, dalle nuove strategie di nutrizione e difesa delle piante di olivo all’attuazione di un piano economico efficiente, ponendo particolare attenzione alle cultivar italiane idonee a questo nuovo sistema colturale olivicolo. Il convegno, oltre ad evidenziare aspetti tecnici, criticità e prospettive di valorizzazione di un segmento di mercato in forte ascesa in Italia, aveva l’obiettivo di presentare e diffondere i dati raccolti dai campi dimostrativi, realizzati in Molise, Abruzzo e Puglia con cultivar italiane, dal 2016 ad oggi.
“L’olivicoltura a parete” è intesa come l’evoluzione, in chiave nazionale, degli impianti ad alta densità, realizzabile grazie al miglioramento delle tecniche di gestione, ad un utilizzo razionale delle risorse e all’ampliamento del panorama varietale, fino ad oggi limitato a poche cultivar. I partecipanti hanno avuto l'opportunità di scambiare idee e conoscenze, scoprire come l'olivicoltura a parete possa garantire una produzione di olio extra vergine di oliva di alta qualità, contribuendo a promuovere la sostenibilità ambientale ed economica.
Come relatori sono intervenuti i docenti Davide Neri, Silverio Pachioli e l'agronomo Pasquale Ciuffreda. Tra gli interventi, il saluto del consigliere comunale Nicola Malorni, come vicepresidente nazionale della Città dell’Olio.