Agricoltura e zootecnica, incontri nelle aziende sul "remote sensing"
CAMPOBASSO. Proseguono gli incontri didattici in azienda sulla trasformazione digitale in agricoltura e zootecnia inseriti nel progetto Agrismart. Ideato in collaborazione fra Coldiretti Molise, l’Ente di Formazione “Scuola e Lavoro” di Termoli ed Impresa Verde Molise srl, la Società di servizi di Coldiretti Molise, il Progetto è stato presentato nell’ambito dell’avviso pubblico PSR 2014-2020 Misura 1. Sottomisura 1.2, Intervento 1.2.1, e si compone di Attività “dimostrative” e “informative” miranti a fornire supporto alle aziende agricole e zootecniche che operano in regione.
Le ultime due azioni dimostrative, in ordine di tempo, sono state tenute la scorsa settimana all’interno dell’azienda agricola “Di Vito Farm” di Campomarino e nell’azienda zootecnica “Di Florio” di Trivento. Gli incontri hanno visto la partecipazione di numerosi imprenditori agricoli molisani che hanno potuto osservare ed apprendere varie tecniche di precisione per la produzione agricola e l’allevamento, sempre nel rispetto dell’ambiente, finalizzate all’ottimizzazione del loro lavoro.
Tecniche, è stato sottolineato nel corso degli incontri, che consentono agli imprenditori di monitorare e gestire le loro coltivazioni e allevamenti in modo accurato e mirato, massimizzando così i rendimenti. Il tutto avviene grazie ad una gestione puntuale delle risorse, come ad esempio l'acqua, i fertilizzanti e i pesticidi. Infatti, grazie a sensori di ultima generazione, gli agricoltori possono avere, in tempo reale, le variazioni sulla salute delle piante, la presenza di infestanti o malattie e le condizioni del terreno così da consentire loro di applicare i trattamenti solo dove e quando sono necessari, riducendo gli sprechi e minimizzando l'impatto ambientale.
Per quanto riguarda la zootecnia, invece, il "remote sensing" si concretizza con l'uso di sensori e tecnologie utili a raccogliere dati sugli animali e sul loro ambiente. Una delle sue principali applicazioni è il monitoraggio del benessere animale. I sensori possono infatti rilevare segnali di stress, malattie o lesioni nei capi attraverso la raccolta di dati sul loro comportamento, la temperatura corporea e altri parametri fisiologici, consentendo agli allevatori di intervenire tempestivamente in caso di necessità, creando un giusto equilibrio tra produttività e sostenibilità.