Il nodo Gigafactory arriva in assemblea, Usb picchia duro: «Ci tolgono i posti di lavoro»

Braccio di ferro dom 16 giugno 2024
Lavoro ed Economia di La Redazione
4min
Lo stabilimento Fca-Stellantis di Termoli ©Termolionline.it
Lo stabilimento Fca-Stellantis di Termoli ©Termolionline.it

TERMOLI. È il tema del mese, se non dell'anno: la Gigafactory di Termoli. La frenata resa nota da Acc ufficialmente l'11 giugno scorso, dopo le indiscrezioni pubblicate dalle agenzie di stampa internazionali, ha messo in subbuglio le organizzazioni sindacali e domani sono in programma le assemblee coi dipendenti in fabbrica.

A dire la propria, in queste ore di vigilia del confronto interno allo stabilimento, è stata l'Usb lavoro privato, con Stefania Fantauzzi.

«Nonostante da più di un anno ci siano ben due tavoli di trattativa permanentemente aperti (uno per Acc e uno per Stellantis), nei quali il Governo sia Nazionale che Regionale, si fanno garanti, in maniera del tutto inedita rispetto al passato, per l’ottenimento di un piano industriale che mantenga i posti di lavoro e le produzioni in Italia, non abbiamo ottenuto altro che la lista delle richieste fatte dai confederali, rimaste senza risposte. Nessun impegno preso.

E mentre nel tavolo Acc discutono di slittamenti al 2027/28 di una fabbrica che per ora non esiste e non ha preso nessun impegno di assunzione nemmeno sul primo modulo di soli 600 lavoratori, le officine termolesi stanno subendo una velocissima compromissione.

E nonostante i due tavoli di trattativa aperti, non abbiamo nessuna certezza…” solo voci di corridoio”.

Quello che è certo invece, è quello che vediamo: in una situazione produttiva che era zoppicante già da prima ed a prescindere dalla guerra e dal Covid, ci troviamo ora dinanzi a veri e propri smembramenti. Poco più di un mese fa abbiamo chiuso i due cambi C510/520 e M40.

Li abbiamo portati altrove. Ci davano circa 700 posti di lavoro. “Pare” che servisse urgentemente lo spazio per costruire la fabbrica di batterie.

“Pare” che il V6, Motore Maserati di alta gamma, verrà spostato a Cento. Per ora lavora solo un turno.

“Pare” che entro giugno, ci tolgano le produzioni del motore 8 Valvole, probabilmente delocalizzate in Turchia. Quindi l’officina motori 8/ 16 valvole, passerà ad un solo turno di lavoro dalla prossima settimana. Durante l’anno prossimo (o prima?), dovrebbero togliere anche quelle del 16 valvole.

Il GSE (ibrido) nato a Termoli grazie alla prima tranches di soldi del Pnrr, e che già era stato depredato di buona parte delle produzioni a favore della Polonia, di fatto anch'esso è soggetto spesso alla cassa integrazione, e mai é stato a pieno regime.

“Pare” che debba interrompere le attuali produzioni del 1500, a favore del 1300… ed intanto vociferano che fermino anche quella officina.

“Pare” che debbano interrompere anche le produzioni del T4 (motore Giulia), poiché, sempre “pare”, che vogliano portare un nuovo modello per Termoli, ma per farlo c’è bisogno di modifiche agli impianti. E quindi intanto chiuderebbero.

Sicuramente “appare” che sono andate via altre 200 persone incentivate il mese scorso, più altre 50 in questi giorni. “Pare” che in totale abbiamo perso 500-/600 posti di lavoro

“Appare” ovviamente che i servizi collegati stanno già patendo il forte ridimensionamento. L’ Albasan ha annunciato 11 esuberi già da tempo. Il servizio mensa lavora un quarto di tre anni fa. Quello che quindi “appare” chiaramente, è che intanto tolgono… e non mettono! Quel che “appare” tristemente è che:

1) l’unica ambizione del governatore del Molise era mettere le mani sul gettito fiscale della Acc, con sede in Molise. Nella prima e unica riunione che ha concesso anche alla Usb più di un anno fa, chiese vergognosamente ai sindacati presenti di non stare a difendere le meccaniche tradizionali, perché avremmo rallentato l’arrivo dei soldi del Pnrr per la Gigafactory.

Ecco i risultati! Ci stanno portando via tutti i i posti di lavoro!

2) L’unica ambizione dei sindacati confederali “pare” essere di voler gestire fuoriuscite e spostamenti.

3) L’unica ambizione dei lavoratori, pare essere un buon accordo di fuoriuscita o la cassa integrazione vita natural durante, o Comunque “la manna dal cielo”, nella speranza che “io speriamo che me la cavo”, o peggio ancora, “mors tua, vita mea” !!

Care lavoratrici cari lavoratori, quello che è arrivato, non ci è accaduto da ieri ad oggi e non ci è accaduto per caso o per sfortuna… Quello che sta succedendo, è ciò che non abbiamo fermato! E a decidere le sorti sono stati, non quei pochi che, come noi, hanno sempre lottato senza il vostro appoggio, ma sono stati tutti quelli che siete rimasti fermi ad aspettare pensando che non fosse dato a voi di decidere, lasciando decidere gli altri.

Io so di esserci stata con i miei compagni a cercare di restituire un valore al sindacato e alla lotta dei lavoratori per i diritti di tutti. Chi non c’è stato siete stati voi, ma non tutto è perduto…

Ancora c’è tempo di fermare le macchine, le produzioni e tutto quello che portano via dai nostri stabilimenti… È tempo di non permettere più le delocalizzazioni. È tempo di pensare a qualche prospettiva che non sia solo di tampone per l’immediato e solo per noi stessi… Ma che poi porterà tutto il territorio alla disfatta.

Costituiamoci in consiglio di fabbrica… decidiamo il nostro futuro. Insieme.

Noi dell’Usb proponiamo due ore di assemblea nell’immediato, che siano a cavallo tra il primo e secondo turno nel piazzale d’ingresso di Termoli 1, in modo che possiamo partecipare tutti, visto che i sindacati confederali ce lo impediscono!»

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