I dubbi su Stellantis e la Gigafactory di Termoli: focus nel Dataroom di Milena Gabanelli
TERMOLI. Si amplifica il significato "politico" della vertenza Stellantis, che ieri ha vissuto del doppio Dataroom di Milena Gabanelli, prima sul Corriere della Sera e quindi ospite all'interno dell'edizione delle 20 del telegiornale condotto da Enrico Mentana su "La 7".
In evidenza i fondi che lo Stato ha erogato alla Fiat dal 1990 in avanti, poi divenuta Fca e quindi Stellantis, dopo le fusioni con Chrysler e Psa.
Ciò che ha messo in evidenza il "Dataroom", che ha fatto esplicito riferimento alla Gigafactory di Termoli, coi propositi di riconversione dello stabilimento di Termoli, su cui il Governo ha dichiarato di investire almeno 350 milioni di euro, è l'assenza di un chiaro piano industriale in Italia, al netto delle richieste del ministro Urso del milione di auto da produrre negli stabilimenti del Paese; poiché al momento dal 2021 in poi, quando c'è stata la nascita del nuovo gruppo automotive, sono stati accompagnati all'uscita 10mila dipendenti, pari al 20% della forza lavoro.
Insomma, una nebulosa difficile da interpretare, quella messa in rilievo ieri, che avvolge anche il destino produttivo dello stabilimento principe del Molise.