Il futuro del territorio legato a Stellantis e alla Gigafactory: parte il confronto
TERMOLI. Il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli si lega a filo doppio a quello del territorio, non solo termolese e molisano. Ma è un bivio che riguarda attraverso il progetto della Gigafactory tutto il comparto automotive dell'Italia e dell'Europa. Assente per concomitanze di impegni il presidente della Regione Roberti, in platea c'era il sindaco Nico Balice. Saluti istituzionali affidati al padrone di casa, nell'auditorium del Cosib, il presidente dell'ente Piero Donato Silvestri. Rappresentate le sigle che hanno promosso l'incontro: Fim-Cisl con Stefano Boschini, Uilm con Gianluca Ficco, Maurizio Oreggia della Fiom-Cgil, Antonio Longobardi della Fismic-Confsal, Umberto Damiano di Acqf-r e Gianni Silvaroli della Uglm.
Incontro moderato da Giovanni Mancinone. Casus belli che ha portato alla mobilitazione dei metalmeccanici e delle sigle confederali lo stop subito dal progetto della Gigafactory, come illustrato proprio da Silvestri, sul rinvio al giugno 2025 dei lavori del nuovo impianto. Ad aprire il dibattito è stato Stefano Boschini, che ha dato notizia di un summit ministeriale fissato al 17 settembre, da confermare. Toni molto netti, quelli del sindacalista Fim; a seguire Tecla Boccardo per Uil e Maurizio Oreggia della Fiom. Interventi seguiti in diretta Facebook da Termolionline. Parola alla politica con la consigliera comunale Marcella Stumpo e a Micaela Fanelli, entrambe critiche sull'assenza della Regione all'incontro. In platea, a dire il vero non gremita da come ci si poteva aspettare, anche una delegazione dell'Usb.
Quindi, una arringa proprio della coordinatrice Usb Stefania Fantauzzi.