«Non possiamo accettare il declino dello stabilimento di Termoli», partirà la mobilitazione
TERMOLI. Cinque giorni trascorsi dal presidio in piazza Monumento di giovedì scorso e dal rischio di mobilitazione, visto il clima di incertezza assoluta che regna sul progetto della Gigafactory di Termoli, si passa alla fase della protesta contro Stellantis-Acc.
A margine dell'incontro di oggi, Fim-Fiom-Uilm-Fismic-UglM-AqcfR dichiarano che: «Ci mobiliteremo contro il protrarsi della incertezza verso lo stabilimento di Termoli L’incontro tenutosi oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy non è riuscito purtroppo a fare chiarezza sul futuro ora ancora più incerto dello stabilimento di Termoli.
Acc ha dichiarato che sta procedendo con le sue attività di ricerca e sviluppo per la produzione di nuove celle meno costose e più efficienti, ma solo a inizio 2025 dovrebbe avere pronto un nuovo tipo di batterie da fornire a Mercedes e a Stellantis, così da poter finalmente avviare gli investimenti a Termoli e in Germania. Stellantis ha assicurato in linea di principio che con la produzione degli attuali motori garantirà la continuità dello stabilimento di meccaniche di Termoli, tuttavia non ha individuato nuovi prodotti in grado di compensare il progressivo calo dei volumi e la preannunciata fine del Fire ed oggi si ricorre in maniera massiccia all'utilizzo di ammortizzatori sociali. Il Ministero infine si è detto costretto a svincolare le risorse del Pnrr stanziate per la creazione della gigafactory, anche se disponibile a cercare nuove, ma ancora imprecisate, forme di finanziamento.
Il prossimo incontro al Mimit è previsto entro ottobre, ma come sindacato non possiamo accettare lo stato di perdurante incertezza e di progressivo declino in cui versa lo stabilimento di Termoli. Nei prossimi giorni saranno decise le forme di una mobilitazione che ha l’obiettivo di chiedere ad Acc di sciogliere le riserve sulla costruzione della gigafactory, a Stellantis di rafforzare la attuale produzione di motori e al Governo di mantenere a disposizione di Termoli i fondi indispensabili al rilancio di un grande progetto industriale che salvaguardi l'attuale e la futura occupazione».