Politica e parti sociali non mollano la presa, «Senza Stellantis il territorio rischia grosso»

Il dibattito sab 05 ottobre 2024
Lavoro ed Economia di Emanuele Bracone
2min
Il dibattito sul futuro di Stellantis ©Termolionline
Il dibattito sul futuro di Stellantis ©Termolionline
Dibattito su Stellantis e Gigafactory: l'intervista al senatore Pd Michele Fina

TERMOLI. Politica e sindacato allo stesso tavolo per rimarcare i timori di un impoverimento del territorio che la vicenda Stellantis vede coinvolto il futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie.

Forse, dinanzi all’effluvio di notizie che negli ultimi mesi stanno caratterizzando il dibattito sul mondo automotive, non si percepisce realmente quella che è la portata di una vertenza che pone in discussione uno dei capisaldi dello sviluppo che negli ultimi 50 anni ha portato stabilità e sviluppo economico nel basso Molise e ha calamitato anche altre iniziative imprenditoriali, anche se il vero indotto metalmeccanico risiede altrove.


Il Pd Molise ha reagito di fronte alle notizie avute dal Mimit lo scorso 17 settembre individuando nella data di ieri, 4 ottobre, a due settimane dallo sciopero nazionale (ma la data della protesta non era ancora stata resa nota, chiamando a raccolta parti sociali, lavoratori, dirigenza e il senatore Michele Fina, che in assenza di propri parlamentari eletti in Molise, ha rappresentato l’approdo naturale per chiedere conto di quello che sta accadendo sul progetto della Gigafactory.


Il dibattito di ieri sera, ospitato a "La Vida", moderato da Lea Ferrara, ha proposto gli interventi di Manuela Vigilante, Oscar Scurti, Ovidio Bontempo, Vittorino Facciolla, il senatore Michele Fina, Tecla Boccardo, Carmine Ranieri e Marco Laviano. Fuori scaletta hanno parlato anche Stefania Fantauzzi e Alessandra Salvatore.


Il senatore Fina ha illustrato i contenuti dell’interrogazione presentata lo scorso 26 settembre a Palazzo Madama, proprio su sollecitazione di Facciolla. Atto di sindacato ispettivo quanto mai attuale, visto il bailamme dell’automotive, in cui si evidenzia che le società Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies hanno dato vita ad una joint venture denominata Automotive cells company (Acc), incaricata di realizzare tre gigafactory in Europa, la prima in Francia, la seconda in Germania e la terza in Italia, presso l’esistente stabilimento Stellantis di Termoli. «Acc ha già inaugurato la sua prima gigafactory in Francia, a Billy-Berclau Douvrin, e sta portando avanti i progetti per quelle in Germania e in Italia, e quest’ultima, secondo gli originari impegni, dovrebbe sorgere a partire dal 2026 nell’attuale stabilimento Stellantis di Termoli; già nel mese di giugno 2024 la stampa nazionale aveva riportato la notizia di una revisione degli investimenti e dei programmi da parte di Acc sul progetto della Gigafactory a Termoli.


Lo stabilimento di Termoli prevede un investimento di oltre 2 miliardi di euro e, secondo le stime fornite da Acc, avrebbe dovuto garantire lavoro a più di 1.800 addetti, da selezionare, in via prioritaria, tra i dipendenti di Stellantis dello stabilimento molisano, così come concordato con i sindacati; il 17 settembre 2024 si è svolto presso il Ministero delle imprese e del made in Italy un incontro alla presenza dei vertici di Stellantis e dei sindacati, dal quale è emerso che il Ministero intende tagliare 400 milioni di fondi Pnrr per la realizzazione dello stabilimento Gigafactory di Termoli; una tale decisione compromette in modo definitivo la realizzazione dell’importante progetto con gravi ricadute occupazionali e di sviluppo per il territorio; a seguito dell’incontro presso il Ministero sono state diverse le reazioni da parte del sindacato e delle istituzioni». Premesse utili a chiedere «Quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare affinché siano garantite tutte le risorse necessarie per la realizzazione del progetto della Gigafactory di Termoli; quali iniziative intenda adottare per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali, della competitività e dello sviluppo per lo stabilimento di Termoli».

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