Zona franca doganale al Cosib: ultimi adempimenti per partire con gli investimenti
TERMOLI. Da tempo non si parla più di Zes, dopo che quella Puglia-Molise è confluita nella Zona unica del Sud.
A dire il vero, dal giugno scorso, quando la Zes del Mezzogiorno ha sostituito operativamente quella interregionale del sole, come le altre, non ci sono state più autorizzazioni uniche rilasciate nel nostro territorio, dopo una verifica che abbiamo fatto alcuni giorni fa.
Tuttavia, restano in campo progetti importanti, come la Zona franca doganale al Cosib, di cui a fine luglio c'è stato l’aggiornamento della perimetrazione.
Negli ultimi giorni approvati ulteriori provvedimenti per avviare la “macchina” degli investimenti.
Un passaggio nel comitato direttivo consortile obbligato dal trovare una soluzione per aggirare un ostacolo, quello di una particella cosiddetta “interclusa” (numero 716), che ore verrà integrata in una opzione progettuale (la seconda sulle tre proposte), prescelta dopo un confronto comparato tra le diverse alternative prese in considerazione, pervenendo alla individuazione della soluzione che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività e per l’ambiente, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire. Viene a modificarsi anche il quadro economico, nell’ipotesi di procedura di appalto integrato, rielaborato e proposto dal Rup, nell’importo complessivo di 15.600.000 euro.