Dopo l'assemblea nazionale dei balneari: «La legge è sbagliata e va modificata»
TERMOLI. Si chiude una settimana importante per il mondo balneare, con l'assemblea nazionale, molto affollata, che a Rimini - nell'ambito del salone TTN - ha fatto il punto della situazione sulla vertenza demaniale, scaturita dalla direttiva comunitaria Bolkestein.
Tanto affollata quanto appassionata e fortemente critica verso il provvedimento del Governo.
“Una brutta legge che danneggia gli attuali operatori e rischia di distruggere la balneazione attrezzata italiana che costituisce un patrimonio del Paese – questo quanto emerso a Rimini a Ttg nel corso dell’Assemblea degli imprenditori balneari organizzata da Sib-Confcommercio, Fiba-Confesercenti e Oasi-Italia.
Una legge che colpisce non solo i balneari ma l'intero comparto sul mare: la parte più preziosa del turismo italiano. Abbiamo inviato ai parlamentari di ogni schieramento politico un insieme di emendamenti per correggere profondamente il decreto legge varato dal Governo.
Lo stesso ha sbagliato a non aver coinvolto, nella stesura della nuova disciplina non solo la categoria interessata, ma neppure le Regioni e i Comuni. Così come ha sbagliato ad aver impugnato la legge Toscana che cerca di garantire un indennizzo più giusto ai concessionari che dovessero perdere la concessione.
Ci auguriamo che il Parlamento li recepisca. Metteremo in essere qualsiasi iniziativa sindacale e giudiziaria che sarà necessaria per salvaguardare il lavoro e il frutto del lavoro dei balneari italiani.
Sono intervenuti: l’onorevole Piero De Luca, capogruppo del Pd nella Commissione Affari Europei della Camera dei Deputati, dopo i saluti dell'assessore al demanio del Comune di Rimini, Roberta Frisoni”.